Masterplan 3C, serve il coinvolgimento: Bonaldi, Galimberti, Bongiovanni, Signoroni rischiano di andare a sbattere
La fretta è davvero una cattiva consigliera: iscritto all’ordine del giorno del Consiglio comunale, è stato sospeso perché, giustamente, alcuni Sindaci del territorio, hanno chiesto alcune modifiche del documento.
Il M5S Cremasco non avrebbe affatto votato a favore di quel documento così com'era stato presentato in Capigruppo. Sono almeno quattro i punti critici:
2. Non è ammissibile l’articolo 9 dell’associazione: com'è possibile che “tutta la documentazione e le informazioni di carattere tecnico e metodologico, fornite da uno dei soggetti attuatori ad un altro, dovranno essere considerate da quest'ultimo di carattere riservato.”? Un piano del genere va promosso, va reso trasparente ogni passaggio, va coinvolta il più possibile la cittadinanza tutta, oltre a tutti i Sindaci del territorio, fino ad ora non sufficientemente ascoltati. La riservatezza cozzatotalmente con quelli che dovrebbero essere gli obiettivi di questa associazione temporanea di scopo.
3. Serve più collegialità nel prendere le decisioni. Gli effetti di una mancanza di condivisione sono sotto gli occhi di tutti: il punto all'ordine del giorno è stato sospeso per avviare un confronto, che non c’è stato in precedenza. Serve aprire un periodo temporale (dai 3 ai 6 mesi) per raccogliere, analizzare e confrontarsi su tutte le proposte di Sindaci, associazioni, stakeholders, cittadini. Credere che sia possibile gestire un'associazione temporanea di scopo sul rilancio di una Provincia così eterogenea e variegata come la nostra, senza un profondo e trasparente momento di confronto e collegialità, porta solo a sbattere.
4. Le quote associative annue per ciascun soggetto facente parte dell’Associazione dovrebbero essere riviste in chiave di maggior equilibrio ed equità per quanto riguarda i Comuni, sulla base dell'effettivo numero di abitanti.
Ora auspichiamo che si possa rivedere la versione attuale con modifiche che recepiscano queste indicazioni. Nel frattempo, diciamo a Bonaldi, Galimberti, Bongiovanni e Signoroni che un metodo come quello che hanno applicato fino ad ora, senza un’azione collegiale e trasparente, fa solo il male di tutta la nostra Provincia.
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