Alvini si scusa a nome di tutta la squadra. Al peggio non c'è mai fine. Ma la maglia grigiorossa va onorata
Dopo la pesante sconfitta al Bentegodi contro il Verona, chi avesse sperato di assistere ad una conferenza stampa di Alvini in ‘stile Trapattoniano’ (per capirci sfuriata in tedesco al Bayern di Monaco) è restato (ovviamente) deluso.
Premessa: Alvini, come tutti gli allenatori in queste situazioni, potrebbe (ma probabilmente non accadrà) pagare molte più colpe di quelle a suo carico, ma resta sicuramente la soluzione più logica. Al netto delle problematiche oggettive che il mister e la società stanno pagando attraverso i risultati e della classifica attuale, ad oggi di quanta credibilità e quanto sostegno gode l’allenatore nello spogliatoio?.
Peccato, comunque, perchè una bella sfuriata (placet societario permettendo) dopo una prestazione così vergognosa da parte della squadra (spiace fare di un’erba un fascio), avrebbe potuto sortire più credibilità, che un ‘mea culpa’ dai toni mesti. Insomma, un bel ‘cazziatone plenario’ piuttosto che un’assoluzione salvifica ‘Urbi et Orbi’.
Si è parlato di intenzioni venute meno, scuse, rimpianti, colpe, persino dei primi sette minuti di gara in cui la Cremonese sembrava in partita, per poi ‘allargare le braccia’ sul resto della partita. A titolo personale, mi è dispiaciuto (eufemismo) che la squadra non abbia onorato degnamente, la maglia commemorativa che ha indossato per l’occasione. Punto.
Sulla ‘solita nenia’ che di partite ne restano ancora tante è vero, ma se si va avanti con queste prestazioni (e soprattutto con questi risultati) a metà del girone di ritorno, saremo già pronti a fare le valigie per il ritorno in cadetteria. Il rischio di fare il peggior campionato del secolo nell’anno in cui l’US Cremonese ne compie 120, non pare così improbabile.
A maggior ragione se, come pare, le sfide con le squadre di alta classifica e quelle con le squadre di bassa diano stimoli differenti, ma gli stessi (pessimi) risultati.
Complimenti al Verona dunque (che accodo a quelli del mister), che ha messo in campo tutto il carattere (più volgarmente inteso come attributi) elevando elevato alla X‘esima le sue qualità tecniche. Un Verona che veniva da un pareggio dopo 11 sconfitte consecutive 7 sconfitte in casa su 8 partite, a cui è bastato fare gli ‘occhi della tigre’ e fare sentire i tacchetti all'avversario, per 'sbranare la preda’. Segue la conferenza stampa di Alvini:
Volere non sempre è potere: ‘Non abbiamo fatto la partita che volevamo fare, forse abbiamo risentito dell’importanza della partita. La partita peggiore della stagione, non certo quella che avevamo preparato e che avremmo voluto fare, di questo campionato, è un dato di fatto e c’è solo da chiedere scusa: dovevamo fare di più, è solo colpa nostra. Non sono mancate la voglia, la preparazione e la professionalità, per farlo, ma in campo sono venute determinate meno altre situazioni di gioco’
Rimpianti e ricordi: ‘Il rimpianto è non aver fatto quello che volevamo fare, perchè fino ad oggi, a parte la partita con la Lazio c’è sempre stata, oggi siamo stati più lunghi e meno aggressivi, non ci è riuscito di mettere in campo i nostri punti di forza ed è stata una brutta prestazione. È logico che davanti a questo, la classifica parla chiaro. Ci sono ancora tante partite, l’obiettivo resta, anche se questa sera non è stata una partita da Cremonese, e la responsabilità è nostra’.
Scuse e dispiaceri: ‘Dobbiamo chiedere scusa ai tifosi, perché in una giornata come questa volevamo regalargli una gioia diversa, fino ad oggi ci hanno sempre sostenuto e l’ho sempre sostenuto, e noi abbiamo sempre dato tanto, ci eravamo preparati, ma non c’è riuscito fare risultato. Voglio anche rendere merito all’avversario che è stato più aggressivo e ha sfruttato alcuni nostri errori. Ci dispiace e personalmente ci dispiace tantissimo, sicuramente io credo che la squadra possa dire ancora la sua in campionato, però sicuramente c’è da chiedere scusa per la prestazione di stasera’.
Ognuno ha giocato per sé: ‘Non siamo stati aggressivi, nei primi 6-7 minuti siamo partiti bene, poi abbiamo preso un gol su un errore che commettiamo e che non siamo ancora stati bravi a migliorarci e non siamo stati bravi a riprenderci. Poi abbiamo ragionato più individualmente che da squadra, siamo andati in pressing a tutto campo e ci siamo disuniti ed il Verona ci ha punito con il secondo gol, ma lì eravamo in dieci perchè Bianchetti era fuori. Nel secondo tempo ci abbiamo provato, ma il Verona ha addormentato la gara, però abbiamo avuto qualche occasione. Sicuramente non siamo stati bravi dopo il primo gol a rimanere in partita’.
Dovremo analizzare la gara: ‘Non ho visto se era rigore, ma stasera non voglio parlare di questo, stasera la prestazione non è stata all’altezza e voglio pensare più a questo piuttosto che all’episodio. Le responsabilità sono nostre, per quello che non abbiamo fatto in campo che altre ed è questo che dovremo analizzare la nostra gara più che un episodio. Le responsabilità sono nostre, però la squadra la partita voleva farla ed ha lavorato con serietà sotto tutti i punti di vista, ma dobbiamo chiedere scusa ai tifosi che sono venuti fin qua’.
Imprevisti, probabilità e.. possibilità: ‘Resta la possibilità di cambiare il percorso della squadra, assolutamente fintanto che c’è la voglia, la passione e la professionalità di lavorare per farlo. Su questo non ci piove. Alla fine del primo tempo ho chiesto agli stessi undici di ripartire, perchè erano in grado di cambiare la partita, perchè noi non eravamo quelli del primo tempo. Il secondo tempo è stato molto più equilibrato, potevamo aver fatto anche un gol’.
Sabato arriva il Monza di Galliani e Berlusconi allo Zini, oltre ai buoni propositi in settimana la squadra sarebbe bene si chiudesse negli spogliatoi per guardarsi la partita e poi negli occhi, prima di perderli con la faccia.
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commenti
Pasquino
10 gennaio 2023 12:37
A casa !