Alvini: stiamo crescendo, serve tempo. Okereke: dedico il gol ai nostri tifosi. Spero non siano delusi, stiamo lavorando
Questo campionato di serie A non ne vuol sapere di voler sorridere alla Cremonese. Gli avversari concedono sempre e volentieri l'onore delle armi ai grigiorossi (facile con i tre punti in saccoccia), ma niente più.
Calma e sangue freddo, la strada è lunga, le prime 4 partite, come ha già ricordato Alvini, sono state di un livello di difficoltà elevato, oltretutto 3 su 4 in trasferta.
Va da sè che lo stomaco resta vuoto e questo digiuno comincia a far brontolare la pancia.
Non è un caso che in fondo alla tavolata ci si trovi spalla a spalla con un'altra neo promossa che come noi ha cambiato due terzi della squadra (mantenendo stesso allenatore e modulo di gioco) ed il Lecce ad oggi se la passa poco meglio, più che una magra consolazione, è l’evidenza dei fatti.
Alvini nel pre partita aveva assicurato i tifosi grigiorossi di voler vendere cara la pelle a S. Siro, cosa che alla Cremonese è riuscita a metà, cioè fintanto che Ascacibar non ha dato motivo di prendere a cazzotti l’incolpevole panchina, per una belinata che ha spianato la strada ad una squadra che di beneficenza non aveva certo bisogno.
Il mister grigiorosso ha sottolineato quanto il risultato sia stato ingeneroso rispetto a quanto messo in campo dalla Cremonese, ma quei numeri fanno già parte delle fredde statistiche, ciò che resta è l'impietoso '0' nella casellina dei punti in classifica.
Come in ogni partita giocata fino ad ora, ai grigiorossi non si imputa certo la mancanza di carattere o coraggio di affrontare squadre di valori tecnici nettamente superiori, ma è proprio questo il punto: trovare il giusto equilibrio tra il volere ed il poter fare (e come farlo) cercando la strada migliore per portare a casa un risultato che smuova la classifica.
Una riflessione questa che vale per la prossima partita di domenica allo Zini contro il Sassuolo, dove chi porterà a casa sicuramente un risultato positivo, sarà sicuramente il venditore ambulante di panini e di bibite visto l'orario della gara (12.30).
Verrebbe da pensare (e dire) che la partita contro il Sassuolo possa essere lo spartiacque (perlomeno il primo) di una stagione appena iniziata, per questo la Cremonese, per una volta, dovrà badare al sodo: un altro passo falso prima della trasferta a Bergamo e della gara interna con la Lazio non sarebbe certamente di buon auspicio.
Domani si chiude (finalmente) una sessione di calciomercato che i grigiorossi hanno vissuto più o meno come fare la spesa per un sontuoso Cenone di Capodanno. Gli ultimi giri di orologio potrebbero portare qualche altra novità, ma la speranza è che a chiudere il ‘menù grigiorosso’ possa essere un ‘babà’ portato da Gaetano o un ‘gianduiotto’ portato da Fagioli.
Ad oggi di certo è solo il ritorno di Carnesecchi, un ritorno del ‘figliol prodigo’ con tempi e motivazioni sfasate rispetto a scelte fatte in precedenza. Vedremo quanto sarà bravo Alvini a gestire due galli in un pollaio in cui si stava ritrovando la tranquillità dopo il trambusto iniziale.
Nel post partita di ieri sera un Alvini piuttosto amareggiato,ha detto la sua sulla gara:
Troppi regali: ‘In un momento in cui avevamo la partita sul binario giusto, dopo che l’Inter era partita forte come noi ci aspettavamo, su uno schema preparato per arrivare al tiro con Quagliata su calcio d’angolo, abbiamo sbagliato gesto tecnico ed abbiamo regalato palla a loro, mentre c’era tutto lo spazio per poterla giocare. Ma può succedere e per noi è una sconfitta nelle dimensioni esagerate, per quello che abbiamo fatto e per le occasioni per riaprirla. Abbiamo fatto una buona partita contro una squadra costruita per un obiettivo molto diverso dal nostro. Oggi la partita non è stata in bilico perché noi non abbiamo sfruttato le occasioni per poterla mantenere. La Cremonese oggi ha fatto una buona ed onesta partita regalando un paio di occasioni che hanno mandato in gol l’Inter e che potevamo evitare’.
C’è da migliorare ma ho fiducia nella squadra: ‘Per quanto riguarda la classifica, a parte le prime squadre che fanno campionato a sé e di cui quattro già incontrate, il resto ce la possiamo giocare. Il campionato della Cremonese è lungo, noi abbiamo un obiettivo e sicuramente parteciperemo, non siamo lontani. Il loro primo gol è un regalo che abbiamo fatto sbagliando un gesto tecnico, il secondo abbiamo sbagliato un passaggio filtrante, il terzo è stato un capolavoro di Lautaro. Ma l’atteggiamento e l’identità è di una squadra che vuole sempre giocarsela ed a me questo non dispiace; abbiamo giocato Fiorentina, Roma ed Inter fuori casa ed il Torino in casa, quattro big ed usciamo a testa alta in tutte le partite. Abbiamo da migliorare alcune cose ed ho molta fiducia nei miei calciatori e non abbiamo assolutamente paura e ce la vogliamo giocare con un’idea di calcio verticale, dinamico ed aggressivo’
Ai microfoni della RAI è arrivato l’autore del gol della bandiera grigiorosso, Okereke che ha dato modo ai tantissimi e chiassosi tifosi grigiorossi di esultare e gioire a S.Siro a cui lui stesso dedica la rete: ‘Non è il mio gol più bello, ma di sicuro segnare a San Siro non è mai banale. Però preferisco i gol che portano dei punti. In ogni caso lo voglio dedicare ai tifosi che anche oggi erano numerosissimi a San Siro a sostenerci. Spero non siano delusi perchè stiamo dando tutto e continuando a lavorare sono sicuro che i risultati arriveranno. Cerchiamo sempre di mettere in campo quanto ci chiede il mister, alla fine siamo stati bravi ma non è bastato. Però siamo usciti a testa alta, il campionato è lungo, abbiamo un obiettivo e dobbiamo continuare a lavorare e stare concentrati’.
La foto mandata ieri dalla curva dei 2400 tifosi grigiorossi presenti a San Siro
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