3 luglio 2022

Dario Hubner, ex bomber operaio del calcio di provincia e, grande attaccante di un bel Brescia che fu, parla dell’attualità calcistica bresciana

Ex attaccante di razza, ma soprattutto, bomber di provincia di un bel calcio operaio che fu, il cremasco d’adozione Dario Hubner, tra le varie squadre per cui ha giocato e segnato, nel Brescia ha lasciato un buon ricordo, giocando pure con Roberto Baggio: 85 gol in 145 partite, il suo score bresciano. 

Intervistato dall'edizione domenicale della Gazzetta dello Sport l'ex attaccante del Brescia Hubner si è soffermato sul momento delle Rondinelle: "Clotet? Di sicuro è un ottimo tecnico, l’ha dimostrato un anno fa portando il Brescia ai playoff. Però in campo vanno i giocatori. E il mercato non mi sembra ancora concluso, c’è parecchio da fare".

La variabile impazzita è sempre Cellino, un presidente senza pazienza.
"Sì, ma anche a un tecnico che si conosce già come Clotet bisogna dare il tempo di lavorare: minimo tre mesi per conoscere a fondo i calciatori, insegnare un modo di giocare, tutte le variabili. E poi bisogna che ci sia sintonia tra allenatore e squadra: la società deve lavorare per favorirla. Ma Clotet, proprio per la conoscenza così recente che ha dell’ambiente Brescia, parte in vantaggio".

Così parlò Hubner, indimenticabile Tatanka del calcio italico.

Stefano Mauri


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti