16 aprile 2024

Il pagellone di Cremonese-Ternana: stroppa cambia gli interpreti, ma non lo spartito e la Cremonese stecca ancora

Più che sulle gambe la Cremonese finisce in ginocchio: terza sconfitta nelle ultime quattro gare, la seconda consecutiva tra le mura amiche dello Zini (la quinta in tutto il campionato) e tanti dubbi da chiarire sull’assetto tattico e sulle scelte tecniche.

Una partita fotocopia di quelle già viste con il Sudtirol e Feralpisalò: 75% di possesso palla per i grigiorossi, 657 passaggi contro 221 della Ternana, 27 tiri verso la porta umbra (di cui 10 nello specchio della porta e 9 fuori) e 33 cross. Numeri che fanno parte di un copione già visto, che rende ancor più amara e preoccupante questa sconfitta.

Stroppa rivoluziona ancora la formazione titolare: a parte i cambi forzati di Bianchetti e Jungdal, con Saro e Lochosvhili, ancora fuori Coda (confermato Tsadjout), Vazquez e (un po' a sorpresa) Zanimacchia e Castagnetti sostituiti da Ghiglione e Majer.

Cambi e spostamenti che hanno permesso di sfruttare la verticalità e la velocità di Falletti e Johnsen nella trequarti avversaria. Proprio da una ripartenza fatta finalmente come si deve, è arrivato il gol del vantaggio, confezionato da Johnsen e recapitato da Tsadjout nella porta avversaria.

A ribadire quanto la difesa grigiorossa abbia bisogno in questo momento di un assetto tattico diverso, è arrivato il pareggio di Favilli, lesto ad approfittare di un errore di Antov che tiene in gioco Favilli, lasciato peraltro libero da Ravanelli.

La reazione della Cremonese è stata più gagliarda di quanto ci si potesse aspettare e a fine primo tempo si sono contati ben 12 tiri verso la porta avversaria di cui 8 nello specchio, con 4 interventi decisivi dell’estremo difensore umbro.

Peccato che Johnsen che Falletti hanno fatto a gara, in un paio di occasioni a testa, a chi riusciva a sprecare nel modo più scellerato possibile, chiare occasioni da gol.

I successivi cambi effettuati da Stroppa, evidentemente e giustamente contrariato, al netto di quanto visto in campo, hanno sortito l’effetto opposto a quello voluto: Tsadjout isolato, gioco lento e prevedibile, occasioni e tiri verso la porta avversaria azzerati.

A rendere ancor più gramo il finale ai tifosi grigiorossi è stato l’intuizione di Breda di inserire due attaccanti per tentare il colpaccio contro una squadra tanto più confusa, quanto più inutilmente sbilanciata in avanti, invece di difendere un pareggio, che avrebbe comunque mosso la classifica, ma soprattutto evitare l’ennesimo inutile colpo inferto al morale della squadra ed ai tifosi.

LA PAGELLA GRIGIOROSSA:

SARO 6.5: parte con un’uscita da brividi, ma poi compie un miracolo e due belle parate, che però non riescono ad evitare la sconfitta. Nessuna responsabilità sui gol.

ANTOV 5: non è un momento particolarmente felice per il difensore bulgaro, tiene in gioco Favilli in occasione del primo gol di Favilli, assente sul raddoppio di Distefano.

RAVANELLI 5: l’assenza di una spalla come Bianchetti si sente. In marcatura sbaglia poco, ma in occasione del primo gol della Ternana fa salire la squadra perdendosi Favilli in mezzo all’area.

LOCHOSVHILI 6: seconda presenza consecutiva a sostituire Bianchetti. In marcatura non sbaglia quasi niente, va al tiro una volta, si propone in costruzione, ma con tutti i limiti del caso.

SERNICOLA 5: è evidente che la prestazione è figlia di un momento di calo fisico e mentale importante. Tanti cross, ma pochi a bersaglio. Sballottato inutilmente da destra a sinistra alla fine pare prendersi la ‘ciucca’.

GHIGLIONE 6: Si starà mangiando ancora le dita per l’occasione fallita ad inizio gara su traversone di Sernicola. Come quinto di destra non garantisce la spinta che potrebbe dare Zanimacchia, ma è preciso nei suoi inserimenti ed in marcatura. 46’ ZANIMACCHIA 5: non trova spazi e campo da attaccare. Quando li ha li sfrutta male.

COLLOCOLO 6,5: in crescita, si vede dal dinamismo e dalla incisività che fa sentire in entrambe le fasi di gioco. Offre un assist a Johnsen che il norvegese spreca malamente. La sua uscita dal campo peggiora ulteriormente la situazione. 64’ CODA 5: entra quando ormai è un assalto all’arma bianca, ma senza colpo ferire.

MAJER 6: non ha le geometrie di Castagnetti e neppure la sua capacità di leggere le chiusure, non fa danni, ma neppure miracoli. Sfiora il gol nel primo tempo con una gran bomba dalla distanza. 81’ BUONAIUTO SV

JOHNSEN 6.5: non fosse per le due occasioni sprecate, meriterebbe un voto ben più alto. Schierato a centrocampo gioca un gran numero di palloni, alcuni li perde malamente, ma la la maggior parte provocano dolori alla difesa della Ternana. L'inspiegabile sostituzione priva la Cremonese di quella velocità e verticalità che avrebbero potuto fare la differenza nella seconda parte di gara. 46’ VAZQUEZ 4.5: spiace, ma a parte un rasoterra debole non riesce ad inventare nulla anzi. Una stagione da dimenticare.

FALLETTI 6: copia ed incolla di cui sopra, ma con l’aggravante che le occasioni a sua disposizione sono state ancor più nette e difficili da sbagliare, tanto da far venire qualche dubbio. Certo è che quando esce si sente. 46’ PICKEL 5: anche lui entra senza incidere sulla gara.

TSADJOUT 6.5: con Johnsen sembra trovarsi a meraviglia, il gol è frutto di un’azione perfetta. Difende, si prende falli, fa da sponda al norvegese e Falletti. Nella seconda parte di gara finiscono le munizioni e lui viene sistematicamente raddoppiato.

STROPPA 4: in campo ci vanno i giocatori, e al netto dei nomi, devono dare il massimo. Gli errori sotto porta nella frazione di gara, non giustificano, non tanto le sostituzioni di Falletti e Johnsen, quanto l’inserimento di elementi che rallentano il gioco della squadra ed azzerano le potenzialità offensive della stessa, compromettendo l’esito della partita. Il gioco del tecnico grigiorosso non prevede varianti neppure in corsa e questo, al netto di una squadra spenta mentalmente, sta diventando un grosso limite.

Daniele Gazzaniga


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti