11 agosto 2024

L'analisi di Cremonese-Bari: le scelte iniziali di Stroppa lasciano qualche perplessità. Fulignati e De Luca protagonisti della riscossa

‘Buona la prima’ vien da dire dopo la sofferta vittoria ai rigori dei grigiorossi contro il Bari allo Zini che è valso il passaggio ai 16imi di finale di Coppa Italia.

C’era tanta attesa tra i tifosi grigiorossi per la prima uscita della squadra tra le mura amiche, molte aspettative figlie di un mercato chirurgico nel quale si è cercato di andare a soddisfare le richieste del mister grigiorosso Stroppa.

A fine gara i nuovi acquisti che hanno esordito sono stati 5 (Fulignati, Vandeputte, Barbieri, Bonazzoli e De Luca) e tutti con esito positivo.

MODULO: per la prima stagionale allo Zini, Stroppa schiera il 3-5-2 utilizzato anche nell’ultima amichevole estiva contro il Lumezzane. Come giustamente afferma sempre il mister grigiorosso ‘un modulo non cambia i principi della squadra’ ma porta inevitabilmente a fare delle scelte ben precise sugli interpreti. L’impressione che si è avuta dalla tribuna stampa è che, come con il Lumezzane, qualche nota sullo spartito, sia risultata fuori posto.

DIFESA: esordio di Fulignati e conferma della miglior difesa della scorsa stagione: Antov, Ravanelli e Bianchetti. Il trio ha confermato la sua solidità, anche se con qualche scricchiolio, anche il 10 di agosto. Fulignati senza dubbio è stato il ‘man of the match’, determinante nel finale dei tempi regolamentari e soprattutto nella serie vincente dei rigori, neutralizzando il tiro di Vicari. Di contro i tifosi grigiorossi dovranno tenersi ben saldi ai loro seggiolini, almeno fino a quando tra Fulignati ed i compagni di squadra, non ci sarà un miglioramento sostanziale nella fase di palleggio di impostazione dal basso.

CENTROCAMPO: la scelta di schierare ancora Johnsen e Vandeputte interni di centrocampo, ha limitato di molto le velleità offensive della Cremonese. Entrambi hanno faticato molto a trovare spazi per esaltare le loro qualità nell’uno contro uno. Specialmente Vandeputte, che nella scorsa stagione da esterno, è stato il miglior ‘assist man’ del campionato cadetto. Ma evidentemente Stroppa avrà i suoi buoni motivi per schierarlo in una posizione che ne limita buona parte delle sue qualità e potenzialità tecniche e tattiche. Centralmente Castagnetti è sembrato più lucido di Collocolo, ma è la soluzione più affidabile.

ATTACCO: Tsadjout, appesantito dai carichi di lavoro, non è mai riuscito a dare profondità al gioco offensivo alla squadra, ne mai è riuscito a rendersi pericoloso nell’area avversaria. Poco supporto e pochi palloni ricevuti, spesso ingabbiato nella terra di nessuno, tra il centrocampo ed il limite dell’area.

CAMBI: per stessa ammissione di Stroppa, le sorti della gara sono cambiate con l’ingresso di Vazquez al posto di Johnsen. Voci di mercato lo darebbero in partenza ma, al netto di errori che con un po' meno di leggerezza e più esperienza potrebbe evitare, resta un giocatore fuori categoria per tecnica e visione di gioco. La sostituzione di Tsadjout con De Luca conferma quanto sopra, il mercato estivo ha messo a disposizione due punte di ruolo che sanno dare profondità, alzare il baricentro della squadra e farsi trovare in area di rigore. Sono solo da schierare. Buon esordio di Barbieri che ha messo sulla testa di De Luca il gol fallito del 2-1. Da Majer ci si aspetta sempre qualcosa di più che però non arriva mai ed a quanto pare sarà ancora lui il vice Castagnetti della prossima stagione.

L’AVVERSARIO: a Longo va dato merito di aver messo in campo una squadra ordinata, organizzata e tecnicamente attrezzata. Centrocampo pratico e senza tanti orpelli, palleggio essenziale e veloce. Una punta e 2 attaccanti in appoggio, per spostare gli equilibri in campo. C’è poco da studiare. Dopo che il Bari è andato in svantaggio, ha rimesso in assetto la squadra con i cambi, rischiando pure di vincere la partita (almeno fino ai calci di rigore).

PRESTAZIONE: al netto dei fattori limitanti (caldo, campo e pesantezza fisica), i grigiorossi hanno cominciato a giocare con i primi cambi: stesso modulo ma interpreti diversi. Ancora decisivo Vazquez, che ha messo qualità ed imprevedibilità nelle giocate. Resta il fatto che, per quello che si è visto fino ad ora, almeno in questo momento il 4-2-3-1 potrebbe dare più equilibrio e più copertura alla squadra e la rosa di giocatori a disposizione sembra sposarsi perfettamente con questo modulo.

FULIGNATI 7.5: uomo partita tra i pali. Deve trovare ancora la giusta intesa con i compagni con la palla tra i piedi altrimenti prima o poi...

ANTOV 6: primo tempo in difficoltà, poi si riscatta nella ripresa.

RAVANELLI 6: con Lasagna parte male, poi prende le misure, cosa che gli riesce anche con Novakovic.

BIANCHETTI 6: sfortunato nel gol del pareggio del Bari. Però il capitano c’è e non molla un centimetro.

ZANIMACCHIA 6: quando viene chiamato in causa dà tutto, ma siamo sempre li: rende meglio ed arriva più lucido a ridosso dell’area avversaria quando non è costretto a farsi tutta la fascia. 58’ BARBIERI 6: pesca il jolly per De Luca che spreca. Promettente.

COLLOCOLO 6: a centrocampo contro Benali e Maiello è battaglia vera. A parte il rigore fallito, qualche imprecisione in fase di impostazione, ma in quel ruolo sa fare il suo mestiere. Può fare molto meglio.

CASTAGNETTI 6.5: lavora di spada ed un colpo di fioretto regala il vantaggio di De Luca. 82’ MAJER 5.5: della sua partita si ricorda solo il terribile passaggio a Fulignati.

VANDEPUTTE 6.5: sprecato da interno, si fa vedere quando la Cremonese alza il baricentro. Perchè? 82’ BONAZZOLI 6: esordio con il gol decisivo su rigore.

SERNICOLA 6.5: il primo tempo soffre l’immobilità tattica della squadra e spreca malamente un paio di occasioni. Aumenta i giri del motore nella seconda parte di gara e per gli avversari cominciano i guai.

TSADJOUT 5: lento, macchinoso e poco supportato. 58’ DE LUCA 7: cambia la partita con un gol e con la sua capacità di fare salire la squadra. Finalmente.

JOHNSEN 5: prestazione indecifrabile. Costretto ad uscire per una botta alla spalla. A quando il miglior Johnsen? 34’ VAZQUEZ 7: scombina la linea difensiva del Bari con i suoi passaggi ed i suoi inserimenti. Colpisce un palo e non sbaglia il suo rigore, ma a volte perde palloni con troppa leggerezza.

STROPPA 6: insistere con il 3-5-2 a fronte di una rosa di giocatori che potrebbe esprimersi meglio con una difesa a 4 è un pò masochista, ma avrà i suoi buoni motivi e vanno rispettati. Sceglie bene i cambi, anche perchè i nuovi arrivati sono di assoluto spessore, e questa è già una buona notizia.

Daniele Gazzaniga


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commenti


Max

11 agosto 2024 15:28

Semplicemente perfetta la vostra disamina, aggiungo che acquistare i migliori attaccanti della serie B per affidarli ad un allenatore difensivista che spera di vincere con un gol magari casuale è da perdenti.

Maurizio Giozani

11 agosto 2024 17:10

Mi trovo pienamente d'accordo con l'analisi fatta, anche per me l'attuale rosa della Cremonese troverebbe migliore espressione in un modulo 4-2-3-1 (d'altra parte già provato in corso di ritiro estivo con risultati non disprezzabili) che darebbe agio ai tanti trequartisti/esterni d'attacco a disposizione di Mister Stroppa di esprimere al meglio le loro qualità. Purtroppo tante volte l'evidenza si scontra con le convinzioni precostituite e per un allenatore è spesso difficile rinunciare alle proprie certezze e al proprio credo calcistico.