L'ottimo lavoro di coach Demis Cavina con la Vanoli, ora sotto con Cantù di Sacchetti
Sia nel girone di qualificazione che nel vittorioso quarto di finale a Cento (Fe), la Vanoli Cremona ha ulteriormente scoperto, in Supercoppa di categoria, le proprie carte. Tre vittorie in trasferta contro prossime avversarie del campionato, non danno adito a dubbi. I biancoazzurri hanno tutto quanto in regola per puntare al ritorno nella massima serie dopo esserci rimasti tredici anni. Il team è stato costruito per questo obiettivo; il potenziale è decisamente alto. Coach Demis Cavina sta compiendo un magnifico lavoro e siamo solo ad inizio stagione. Tanta difesa ed atletismo in attacco sono le due principali caratteristiche della squadra sul parquet. Si sono messi in evidenza Denegri, Caroti e Piccoli, capaci di fornire un consistente supporto a chi agisce sottocanestro come Eboua, Mobio, Ndzie. Molti i palloni recuperati in difesa poi sfruttati a dovere in attacco. Ora, i cremonesi, sono giunti alle final-four di Forlì, luogo scelto oggi, venerdì per la fase conclusiva. In semifinale di Supercoppa se la vedranno alle 21 contro Cantù, allenata da Meo Sacchetti. Oltre ai due stranieri Dario Hunt e Roko Rogic (una “point guard” come piace al coach) operano Stefanini, Bucarelli, Da Ros, Severini, Nikolic, Pini (ex Verona) e Baldi Rossi, praticamente il gruppo dello scorso anno, arrivato a giocarsi la finale per salire in A1. L’Acqua San Bernardo viaggia a media 78,5 punti di realizzazione a partita. Sarà pertanto quanto mai importante la prestazione difensiva della Vanoli per contrastare gli avversari. Si giocherà una gara che infiammerà entrambe le tifoserie che vogliono vedere i loro beniamini in finale il giorno successivo.
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