12 gennaio 2023

La Cremonese che fece l’impresa appartiene alla Leggende degli Immortali del calcio…

“Cremona è da sempre una cittadina affascinante, con il rango di piccola capitale. E la maglia grigiorossa della "Cremo" è da sempre leggendaria, indossata con onore da fior di campioni. Per tanti anni, però, la serie A era mancata. Anzi, c'era stata parecchia serie C. Qualcosa cominciò a muoversi nel 1977, con una promozione in B, seguita da una retrocessione sul filo di lana. Ritorno tra i cadetti nel 1981 e la mossa decisiva fu l'affidamento in corsa della panchina al giovane Emiliano Mondonico, che aveva appena appeso le scarpe al chiodo ed indossato la tuta. Il primo anno, salvezza ottenuta con una gran rimonta, nel secondo anno esplose quello con i riccioli e il numero 11 in spalla e si cominciò a vedere la serie A, con cremonesi celebri come Mina, Antonio Cabrini e Ugo Tognazzi a fare gran tifo. Il sogno svanì agli spareggi (passò il Catania), ma la scalata era solo rimandata. L'anno dopo, i grigiorossi, senza Frutti, ma con un attaccante veloce e tecnico come Nicoletti, esaltarono le doti tecniche di un tridente offensivo di altissimo livello, composto da Finardi, lo stesso Nicoletti e "la punta di lancia" Vialli. Dietro montavano guardia ferrea Montorfano, Garzilli, Paolinelli e il compianto Fulvio Zuccheri. In porta, Drago spesso fece onore al cognome. Davvero robusto il centrocampo con l'ottimo Bencina in cabina di regia, Fulvio Bonomi sempre preciso, ordinato ed efficiente, l'esperto Walter Viganò e, sulla fascia ad alternarsi Galbagini e Mazzoni. Fu un'impresa, quella promozione, perché è sempre durissima ripetersi dopo la delusione di uno spareggio perso l'anno precedente. Ma lì c'era un gruppo solido, una società solida e una conduzione tecnica d'eccellenza (per Mondonico parla la carriera). E poi, il vecchio "Zini", prossimo alla dedica a Gianluca Vialli, era ed è un catino mica da ridere, in stile Highbury. L'anno dopo, in serie A, la Cremo pago' l'inesperienza e retrocesse. Ma onorò il Campionato giocando sempre un buon Calcio, senza fare mai barricate. Vialli, dal canto suo, aveva esordito in A, ma nella Samp, ed alla Cremonese era arrivato in cambio Alviero Chiorri, in una delle più suggestive "sliding doors" della storia del Calcio italiano. Una grande Cremonese comunque!

Così postarono quelli de la pagina social “Quando i calciatori avevano la faccia da calciatori” … Sì è qualcosa di speciale la Cremonese, compagine frizzante che sa accendere entusiasmi e le proverà tutte, per mantenere la serie A, anche se sarà difficile fare l’impresa. Ah la Cremo che fece l’impresa, beh appartiene alla Leggende degli Immortali del calcio.

 

 

 

 
Stefano Mauri


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti