Stroppa: orgoglioso di allenare questa squadra, l'espulsione è stata eccessiva. Vazquez: ci abbiamo creduto fino alla fine
Cremonese Palermo si è conclusa da poco, una partita che ha visto i grigiorossi rincorrere ed agguantare un meritatissimo pareggio (lo sarebbe stata altrettanto la vittoria). Risultato ‘inquinato’ dopo solo un quarto d’ora di gara, da una decisione presa con fin troppo zelo dall’arbitro Massa, richiamato da Abbattista al Var, che ha decretato un rigore tanto ineccepibile (quanto sfortunato per i grigiorossi) a favore del Palermo, ma anche una espulsione quantomeno eccessiva ai danni di Sernicola, che ha vistosamente indirizzato la partita verso un certo tipo di risultato.
Stroppa nell’immediato dopo partita, è arrivato in sala stampa per elogiare i suoi in modo molto entusiastico, tanto da battere i pugni sul tavolo per sottolinearne la grande prova, sicuramente più di quando è stato chiamato a dare un giudizio sulle decisioni dell’arbitro, cosa che giustamente dovrebbe competere alla società. Ecco le sue dichiarazioni.
Avrebbe preferito giocare l’intera gara in parità numerica? “Troppo facile rispondere in un certo modo, dico solo che abbiamo dato una grande risposta a livello di forza e consapevolezza. Spiace per l’inferiorità numerica, ma la squadra ha tenuto un livello molto alto anche nei primi 15 minuti”.
Possiamo dire che la squadra è stata eroica? “Gli eroi sono altri. Io dico che la squadra ha mostrato capacità di non disunirsi e credere sempre in ciò che fa. All’intervallo ho chiesto di non concedere il terzo gol, ma continuare con una corsa feroce in entrambe le fasi che ci avrebbe permesso di rimettere in sesto la gara al primo episodio. È andata così e potevamo anche vincerla, peccato perché sarebbe stato straordinario. Ma ci teniamo la capacità di aver tenuto il campo così contro una squadra di questo livello”.
Nonostante i due gol subiti, la prova difensiva è stata di alto livello. Su tutti Bianchetti, al quale lei ha dato grande fiducia. “Oggi potrei fare non so quanti nomi, anche quelli di chi è subentrato o di chi non è stato della partita. La rosa sta crescendo molto e ciò che fa la differenza è la capacità di stare insieme, credo che sia determinante. Chi gioca meno è assolutamente partecipe: anche ieri ho detto che mi danno la possibilità di avere diverse scelte. Sono orgoglioso di allenare questa squadra, l’avrei detto a prescindere dal risultato di oggi. Vedere come si allena la squadra e ciò che ha dimostrato in campo, credendo in ciò che stava facendo, è una soddisfazione straordinaria per chi fa questo mestiere”.
Ha visto l’episodio del rosso e rigore? “Per me il cartellino rosso è esagerato, anche se poi da regolamento la risposta è quella… In questo modo un uomo girato di schiena che prende la palla sull’avambraccio viene doppiamente punito”.
Nel primo quarto d’ora la squadra ha mostrato il coraggio chiesto da lei in conferenza, aggredendo il Palermo e mostrando una grande reazione. “Assolutamente sì, ma non parlerei di reazione: c’è stata nel passare dallo 0-2 al 2-2, ma per il resto non abbiamo dovuto ribaltare nulla, la squadra ha mantenuto la prestazione in ogni momento: è ciò che mi è piaciuto di più. Dal 1′ al 90′ siamo sempre stati in partita, anche con l’uomo in meno e anche in svantaggio. È questa la soddisfazione di allenare una squadra così”.
Anche a livello psicologico il gruppo sembra sul pezzo: “Sì, la squadra è mentalizzata: al 45′ abbiamo preso il raddoppio dopo una occasione per noi mancata di poco e questo poteva stenderci. Io ho fatto i complimenti ai ragazzi nell’intervallo, dicendo che per me avevano fatto la miglior prestazione dell’anno. La squadra doveva mantenere quello che stava facendo, perché un episodio poteva cambiare le sorti della gara. Siamo stati bravi a riagguantarla in pochi minuti, poi abbiamo avuto varie occasioni per il 3-2. Tanta roba”.
Johnsen non è riuscito ad avere la meglio con Diakité. È d’accordo? “Vorrei che valorizzasse ancora di più la sua velocità e la capacità di poter incidere nei duelli. Ma parliamo di un ragazzo appena arrivato, che deve seguire consegne nuove. Deve liberarsi dal pensiero di dover fare solo il compitino, quando ci riuscirà potrà esaltare la sua qualità”.
Come giudica la gara di Pickel? “Nell’ultima partita che ha giocato qui, contro il Modena, aveva già mostrato corsa e grande pressing al di là della doppietta. Deve sicuramente limare qualcosa sotto l’aspetto caratteriale, ma credo che sia un giocatore contagioso in senso positivo: quando pressa così aiuta tutta la squadra”.
Anche il grigiorosso Franco Vazquez, autore dell’assist del pareggio di Coda e di una prova di grande sacrificio, ha avuto modo di parlare della gara e della direzione arbitrale, spesso apparsa con due pesi e due misure. Ecco le sue dichiarazioni.
"Prova di spessore da parte di tutta la squadra, capace di rimontare nonostante il doppio svantaggio. Tu ci hai messo l’assist per il 2-2: “Sì, credo sia stata una partita spettacolare. Siamo partiti bene, avendo subito tantissime occasioni. Poi l’episodio ha cambiato tutto, ma noi ci abbiamo creduto fino alla fine e abbiamo creato tanto anche in dieci. Per come si è messa la partita è un punto importante, anche se chiaramente volevamo vincere. Ma va bene così: pensiamo già alla prossima gara”.
Ti abbiamo visto discutere spesso con l’arbitro. Che è successo? “A mio avviso c’erano dei falli che non sono stati fischiati, ma va bene così. L’importante è che abbiamo fatto una partita importante e al momento siamo ancora secondi”.
Dopo il rosso avete mostrato grande sacrificio, soprattutto in fase difensiva. Quanto incide la mano del mister da questo punto di vista? “Con il suo arrivo è cambiato molto, so che devo anche correre e pressare come tutti, nel calcio moderno è così. Ogni volta che scendo in campo devo comportarmi così e fare sempre bene”.
Come hai visto il Palermo? Che emozioni hai provato nell’affrontarlo da ex? “Hanno giocatori interessanti e forti, ma noi siamo riusciti a metterli in difficoltà nonostante l’inferiorità numerica. Lotteranno fino alla fine per i primi posti, anche perché i tifosi la sostengono molto. Per me è una partita speciale, con quella maglia ho vissuto tanti bei momenti e vedere che si ricordano di me è molto bello”.
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