Vanoli, presentata l'ala Mirza Alibergovic. "Ho sposato il progetto, il roster è notevole e lotterà per qualcosa di importante"
Si è tenuta questo pomeriggio la conferenza stampa di presentazione dell’ala classe 1992 Mirza Alibegovic presso la sede operativa dello storico partner Corradi & Ghisolfi.
A fare gli onore di casa, insieme alla sorella Chiara, il titolare Paolo Corradi: “Siamo fieri di sostenere anche quest’anno la Vanoli Basket Cremona. Siamo tra i soci fondatori del Consorzio Sistema Basket, costituitosi in un momento difficile della storia del Club, come è stata difficile la stagione appena trascorsa. Ma è dalle difficoltà che nasce la nostra forza e siamo certi che questo sarà un anno di riscatto. Abbiamo piena fiducia nello staff e nella squadra, di cui siamo i primi tifosi”.
Andrea Conti: “Ringrazio il partner Corradi & Ghisolfi, realtà famigliare fortemente legata al territorio, per il sostegno in tutti questi anni e per averci ospitato oggi per la conferenza di Mirza Alibegovic, giocatore che per gli addetti ai lavori non ha bisogno di grandi presentazioni. E’ un giocatore importante che ha sempre giocato ad alti livelli, avendo all’attivo una promozione con Brescia e una con Mantova. E’ uno dei giocatori più esperti della squadra e siamo certi aiuterà i più giovani a crescere e raggiungere gli obiettivi che si siamo prefissati. Puntiamo molto su di lui”.
Mirza Alibegovic: “Ringrazio Andrea Conti per l’introduzione, sono molto contento di essere qua. Parlando con lui e con coach Cavina, che mi ha allenato per quattro anni, è stato facile scegliere la Vanoli. Sono sempre stato in squadre di vertice, cercavo questo, per cui ho sposato fin da subito il progetto. Penso sia stato allestito un roster che lotterà per qualcosa di importante. Un roster composto da giocatori futuribili a cui noi veterani dovremo trasmettere la mentalità giusta.
Per esperienza personale, credo non ci sia stimolo più grande a migliorarsi sempre di più, di avere in bacheca un trofeo. Non voglio con queste parole metterci addosso troppe pressioni perchè il campionato di A2 è obiettivamente molto difficile ed ai playoff può succedere di tutto. Pensiamo a fare il nostro percorso una partita alla volta ed andrà tutto per il meglio.
Mi reputo un leader in campo. Ci saranno partite in cui produrrò di più ed altre di meno, la cosa importante per me sarà riuscire a trascinare i miei compagni all’unica cosa che conta: vincere. Siamo una squadra molto profonda e dovremo essere tutti sintonizzati sullo stesso obiettivo. In questo campionato quello che farà la differenza non saranno i nomi scritti sulla maglia ma il gruppo e la capacità, all’occasione, di sacrificare noi stessi per un compagno per portare a casa due punti.
Come detto, la serie A2 è un torneo difficile. Non puoi mai abbassare la guardia. Ogni domenica è una battaglia, a prescindere dal blasone della squadra che affronti. Tutti lottano per un obiettivo, a maggior ragione quest’anno che è aumentato il numero delle retrocessioni. Dovremo essere sempre affamati”.
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