13 aprile 2024

Langone scrive del libro 'Bagai' e si chiede: "Che ne sarà della Cucina Cremasca?"

La cosa più bella è il titolo, 'Bagai'. La cosa più interessante è il menù. Sto parlando del romanzo di Samuele Cornalba, nato nel 2000, residente a Pandino (Cremona). Il protagonista, pure lui un ragazzo, pure lui di Pandino, quando è da solo mangia crêpes surgelate, o panzerotti surgelati, o bastoncini di merluzzo surgelati. Quando è con la ragazza mangia panini al tacchino, sul divano davanti al televisore. Quando è col padre mangia cinese. Il sesto capitolo di questo esordio Einaudi è un'apoteosi di deculturazione: "Il tavolo è affollato di cibo cinese da asporto, sugli incarti il nome Weidao con un bambù stilizzato. Nel suo piatto, Elia ha degli edamame ... Elia preme la forchetta nella poltiglia di soia ... Nessuno dei due sa usare le bacchette ... Elia fa una smorfia e spilucca gli udon...". Aggiungo che Elia fa colazione con Kellogg's e Nesquik: che ne sarà di questo povero ragazzo? E soprattutto, se Elia come temo rappresenta la sua generazione, che ne sarà della nostra civiltà gastronomica. Che ne sarà, nello specifico, dei tortelli cremaschi, del salame cremasco, delle radici di Soncino, della torta Bertolina?

Così, tra la provocazione e la riflessione, scrisse il giornalista, scrittore e opinionista attento alla cultura gastronomica, Camillo Langone, grande estimatore della cucina di Bassano Vailati, cuoco della Trattoria Bassano di Madignano. A Langone intrigano pure i vini della Cantina Caleffi di Spineda, Cremona. E 'Bagai', libro cremasco è il caso editoriale della primavera 2024. 

 


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