Luigi da Crema, aspetta uno spazio, meritato (ma lo avrà?), al Velodromo e lancia un'altra Dossenata
"Ma perché, anziché scrivere indisturbati sui muri, compresi quelli comunali, quindi pubblici, non si invitano, con tabelloni o spazi do hoc, i numerosi turisti, appassionati al film 'Chiamami col tuo nome', in giro quotidiano per il Cremasco, a scrivere pensieri o nomi, in modo regolare, ordinato e consentito? Ma vi pare normale che, nei paraggi di piazza Duomo, esistano zone franche dove si possono imbrattare muri quotidianamente, o quasi?"...
Così postò, ehm ... tuonò al telefono, Luigi Dossena (ricercatore, storico, "agitatore culturale", "Bossiano Romantico" e scrittore) da Crema, rilanciando, di fatto, un'altra "Dossenata" delle sue. A proposito, di "Dossenate"... avrà uno sbocco concreto, il guizzo del mitico Luigi, di allestire, nel riaperto Velodromo, uno spazio (curato da lui e, già pronto all'ex Auditorium Cavalli di Crema) – Expo dedicato ai grandi del ciclismo su pista del mondo, legati, in qualche modo, alla pista cremasca? Ecco la risposta di Dossena: "Aspetto e spero, pronto a mettermi al lavoro. Col sindaco e con l'assessore alla Cultura Cardile ho già parlato. Probabilmente però a qualcuno la mia illuminazione dà fastidio. O no?"...
Nella fotografia Luigi Dossena è in compagnia di Primo Raffaldi, suo prezioso collaboratore nelle varie ricerche storiche
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commenti
Mario Rossi
28 luglio 2024 12:56
La “sua illuminazione” o il fatto di essere un pagliaccio razzista e squilibrato?