9 dicembre 2025

Luigi Dossena è il cremasco più famoso in Cina, per le sue ricerche sul riso a... Crema e nel Cremasco grazie ai Sanseverino

"Il riso? È spuntato per la prima volta a Crema, con le risaie a Pandino". Di questo, Luigi Dossena, grande appassionato di storia e ricercatore, ne aveva parlato, in un'intervista concessa al quotidiano Il Giorno. Con le sue ricerche, l'ultimo dei bossiani (si avvicinò, tra i primi in Italia, alla Lega Lombarda di Umberto Bossi. Oggi è deluso dal corso Salviniano del suo ex partito) è riuscito a stabilire il percorso che questo cereale ha fatto dalla Cina fino alle porte di Crema, esattamente nel Moso. Sì, il riso, oggi coltivato in Piemonte, per Dossena "avrebbe dunque visto le sue prime piantine spuntare nel Cremasco, tra Pandino e Crema, nella palude del Moso, scelta dai frati per provare a piantare questo cereale per verificare se fosse commestibile. E proprio da questi esperimenti in poco tempo, visto che il cereale era commestibile, la coltura si diffuse in tutto il nord Italia, con luogo d'elezione il basso Piemonte. Ma come è arrivato il riso da queste parti? Si deve sapere –sosteneva Dossena al Giorno – che Borso d'Este arrivò in soccorso dei duchi di Milano nelle guerre di conquista e difesa del capoluogo. Il duca Filippo Maria Visconti, dopo le battaglie, nel 1441, avrebbe dovuto pagare a Borso d'Este un oneroso onorario e per questo motivo si accordò con il cavaliere barattando il denaro con la città e il territorio di Crema. E il riso era arrivato in Italia nel XIV secolo, precisamente in Sicilia, portato da viaggiatori che erano stati in Cina. Poca la fortuna da quelle parti per il cereale, che in breve trasmigrò a Napoli. Da lì, con un carro sul quale vennero sistemati dodici sacchi di sementi di riso, grazie al generale Ugo Sanseverino, padre di Giovanna e Ippolita Sanseverino, arrivò a monaci scienziati ferraresi che provarono a coltivare in piccoli spazi il cereale. Borso d'Este, alla corte dei Ludovico il Moro, prese questi dodici sacchi di sementi e li portò a Milano e quando il duca gli concesse Crema, arrivando nel Cremasco vide le paludi del Moso e decise che quella era la terra adatta per piantare il riso, che aveva bisogno di molta acqua. Così i dodici sacchi di sementi vennero piantati nelle prime risaie mai viste nel nord Italia e in breve ebbero successo. La prima risaia conosciuta, quella del Moso, data 1475. L'unico inconveniente erano le zanzare che portavano la malaria, ma i frati decisero che il riso era più importante della malattia". Una curiosità? Per questa sua intervista – ricerca, Luigi Dossena è probabilmente il cremasco più famoso, in Cina.

 


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