Ciak si gira. La folle corsa in moto nei vicoli della vecchia Cremona in "Fuga con Marlene", la fiction Rai con Monica Guerritore del 2007 (16)
Un rombo scuote il silenzio dei vicoli di fianco al duomo, poi la moto sbuca improvvisa da via Janello Torriani e, dopo una vistosa derapata, imbocca largo Boccaccino in direzione di piazza del Duomo, ed improvvisamente si blocca. Stop. La scena è riuscita, e, dopo quasi tre ore di riprese, mentre incombono le nuvole grigie di un nuovo temporale, il set può essere smontato. E’ sabato 5 maggio 2007. Il pubblico improvvisato del pomeriggio assiste incredulo alle performance dello stuntman, controfigura di Monica Guerritore. Per renderne credibile l’aspetto gli hanno fatto indossare scarpe femminili col tacco, inserito gonfiori artificiali nelle parti “giuste” e calcato sul capo un casco integrale nero. Sono i primi ciak cremonesi della fiction televisiva “Fuga con Marlène”, con protagonista la nota attrice che, però, sarà presente a Cremona solo il lunedì successivo, quando verranno girate le scene clou. Location manager, in questa come in altre occasioni, Leonardo Caracciolo.
E’ all’opera la seconda unità di ripresa diretta dall’aiuto regista Gabriele Manzoni. Stanno girando le scene della precipitosa fuga in moto tra le vie del centro dopo la rapina compiuta ai danni di un’oreficeria. L’oreficeria è la gioielleria Poli in via Mercatello. La scena viene ripetuta infinite volte, cambiando l’inquadratura fino a quando non risulta perfetta. Solo allora si può sospendere il lavoro. E per una volta l’attenzione è tutta per lui. Quando si toglie il casco appare il volto di un giovane incorniciato da una rada barba, con occhi di un azzurro intenso. Diego Guerra ha solo 28 anni eppure è già un veterano nel suo settore, con alle spalle quindici anni da attore e dieci da stuntman. Inforca una fiammante Husqvarna 610.
“Una buona moto, adatta per questo tipo di lavoro, visto che l’inseguimento finisce con un incidente contro un albero”. Su e giù lungo vicolo Pertusio, derapata, e poi ancora di corsa su via Janello Torriani, ancora una derapata e via su largo Boccaccino. Decine di volte. Non c’è “Distretto di Polizia” o “Ris”, in cui non abbia lavorato. Per non parlare di “Tre metri sopra il cielo”, le varie “vacanze di Natale” e, ultimo in ordine di tempo “Milano-Palermo” con Raoul Bova. “Raoul l’ho addestrato io, portandolo in pista per un mese gli ho insegnato ad andare in moto, ed oggi è uno dei pochi attori al mondo che cerca di girare tutte le scene senza l’uso della controfigura. E’ un vero amico, una persona a cui sono molto legato”. Sposato e padre di una bambina di venti mesi, di cui parla con entusiasmo. “Sono loro due che mi danno la forza di affrontare qualsiasi rischio. In realtà io ho iniziato come attore, dopo qualche tempo mi è capitato un ruolo di azione e e non volevo la controfigura. Ho iniziato con piccole scene, poi mi ha visto il maestro d’armi Gianluca Petrazzi, e sono diventato quello che sono oggi, un attore ma anche uno stuntman. Ho fatto una gara proprio la settimana scorsa”. Nei giorni precedenti la troupe ha già girato alcune scene a villa Albera di Ticengo. In territorio soncinese sono state girate le scene che nel montaggio risulteranno le prime della serie televisiva con protagonista Monica Guerritore, che peraltro, è stata sostituita da una controfigura, la ventiseienne cremonese Aida Sudati. Le due unità di ripresa hanno girato le sequenze immediatamente precedenti la rapina con la protagonista fuggita dal carcere che, ferita, viene braccata dalla polizia, con Francesco Salvi nelle vesti di ispettore. Dopo Cremona la troupe si trasferirà a Castelvetro, per girare in stazione, e lungo gli argini del Po nei pressi di Spinadesco per narrare la fuga in moto dei due, sullo sfondo del ponte in ferro del Po e dei paesaggi padani.
“Fuga con Marlène” è la storia di una donna, firmata da Alfredo Peyretti, e interpretata da Monica Guerritore, rapinatrice ferita che, durante la fuga da una cittadina settentrionale, porta con sé un ragazzo diciassettenne. Tra i due nasce un sentimento da “Sindrome di Stoccolma”. Le riprese di questa nuova produzione di Rai Fiction e Progetto Immagine sono iniziate il 12 marzo ad Amantea in provincia di Cosenza. I componenti la produzione sono Elio e Maurizio Manni, Pasquale Arnone (organizzatore per la Calabria), Giuseppe Biglietti (organizzatore generale), lo scenografo Vincenzo For- letta, il direttore della fotografia Fabio Zamarion ed inoltre la delegata Rai, Maria Teresa Bono di Rai Fiction e Progetto Immagine. Nel cast, accanto a Monica Guerritore, anche Luca Word e il giovanissimo Alessandro Sperduti, nonchè l’attore calabrese Marcello Arnone, un veterano degli schermi nazionali. Il tema centrale che caratterizza questa nuova fiction della Rai - come ha fatto ben rilevare il regista Alfredo Peyretti, nell’illustrare la trama ai giornalisti, è “l’assoluto”: Marlene «cerca un senso assoluto del riscatto e trova l’assoluto della libertà proprio attraverso i colori del sud, della terra primordiale, attraverso i conflitti della natura, del mare e dei monti, del sole del sud». «Marlene - ha fatto rilevare Monica Guerritore - è un personaggio fisico, anarchico, fuori dalla legge e dalla borghesia ma a cui, nonostante tutto, la gente vuole bene». «C’è una vita forse buttata via, una vita che, forse, ha preso delle strade laterali e quindi diverse, che si possono chiamare sbagliate, ma c’è una dignità che viene restituita al personaggio e che vive anche di questa forza che lei poi va, nel suo viaggio insieme a questo ragazzo (giovanissimo) a ritrovare (ed è proprio qui in Calabria che lo ritrova). E, questo, è molto significativo per me che sono di qua; la mia terra d’origine è questa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti