"Cremona o Mantova? La Regione dica su quale ospedale intende investire": interrogazione di Degli Angeli sul futuro della sanità locale
Regione Lombardia intende puntare su Cremona o su Mantova, come pare dalle ultime dichiarazioni della vicepresidente Letizia Moratti (qui l'articolo)? A chiederselo, dopo l'annuncio dell'assessore regionale circa la creazione di un Dipartimento emergenza e accettazione (DEA) di secondo livello nella città virgiliana, è il consigliere regionale Marco Degli Angeli (M5S), sul tema ha presentato un'interrogazione in Regione.
“Moratti e Fontana facciano chiarezza - commenta Degli Angeli -. Il nuovo ospedale di Cremona sarà adeguatamente strutturato per essere una sede DEA (Dipartimento emergenza e accettazione) di secondo livello, oppure rimarrà un ospedale minore che costringerà i cremonesi ad una migrazione verso poli sanitari più attrezzati?”.
Prosegue il consigliere: “Secondo la narrazione di Regione Lombardia qualcosa sembra non tornare: in una primo momento (era il 15 dicembre 2021 ndr) L’assessore Moratti ha dichiarato che il futuro ospedale di Cremona sarà sede DEA di II livello. In tempi più recenti, esattamente lo scorso 18 maggio, lo stesso Assessore assieme al suo presidente Fontana ha poi dichiarato che l’ospedale di Mantova, ultimato a stretto giro il POAS, sarà sede DEA di II livello. Sembra che sia sufficiente ospitare qualche ora il presidente e la. Vicepresidente tra le mura del proprio ospedale per ottenere riconoscimenti immediati e vedersi garantito un futuro brillante. A parole. Basti infatti vedere che fine hanno fatto le promesse di Fontana che, durante un taglio di nastro, aveva assicurato che l'ex tribunale di Crema sarebbe diventato sede di una casa di comunità. Ovviamente la sede della nuova CDC cremasca non sarà lì.... ”.
Se così fosse, spiega ancora il consigliere del Movimento 5 Stelle, il territorio del Sud della Lombardia, finora spoglio di una qualsivoglia struttura DEA di II livello, ne avrebbe ben due. “Peccato - chiarisce Degli Angeli - che la normativa che regola la struttura ospedaliera sede di DEA di II livello, preveda che ogni sede serva un bacino di utenza compreso tra 600.000 e 1.200.000 di abitanti. Difficilmente, secondo i leciti dubbi del consigliere pentastelato, verranno realizzate a Cremona e a Mantova due strutture DEA di secondo livello contraddistinte".
“Spero di essere smentito. Per questo motivo - aggiunge il consigliere - ho chiesto alla Giunta lombarda quale sia, ad oggi, la sua posizione rispetto alla possibilità che Cremona ottenga un DEA di II livello e soprattutto se intenda quindi costituirne due”.
Conclude il consigliere pentastellato: “L’attuale ospedale di Cremona sta subendo un graduale depotenziamento. Ne è la riprova la revoca dei lavori di costruzione del Cancer center, previsto per l’Asst di Cremona. Mi chiedo quindi quali siano le vere intenzioni della dirigenza ospedaliera e di Regione Lombardia. Soprattutto perché, se la futura struttura di Cremona non sarà DEA di II livello, mi chiedo con quali obiettivi strategici e sanitari si stia depauperando l’attuale Asst e delineando al contempo la costruzione di un nuovo ospedale a Cremona”.
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