30 ottobre 2024

"Il potere d'acquisto logora chi non ce l'ha": il Sindacato Pensionati della CGIL torna in piazza. Folta rappresentanza da Cremona a Milano con tre pullman

Dal 28 al 31 ottobre, il Sindacato Pensionati Italiani (SPI) della CGIL ha organizzato una serie di manifestazioni in tutta Italia per denunciare una legge di bilancio inadeguata e che non risponde ai bisogni reali delle persone. A Milano, il 30 ottobre, circa 4000 pensionati e pensionate si sono ritrovati in Piazza San Babila, uniti dalla necessità di rivendicare dignità e giustizia sociale.

Tre i pullman provenienti da Cremona che hanno portato in piazza una rappresentanza significativa, unendosi a tanti altri per sollevare con forza le istanze di una categoria che non può più tollerare politiche che logorano il potere d'acquisto e rendono insostenibili le condizioni di vita degli anziani.

Mimmo Palmieri, Segretario Generale dello SPI CGIL di Cremona, ha evidenziato le criticità che pesano sui pensionati: "Non possiamo più permetterci di subire passivamente la privatizzazione della sanità, che potrebbe aggravarsi ulteriormente con l'autonomia differenziata. Le lunghe liste di attesa, l'inflazione che erode il potere d'acquisto e l'inadeguatezza della legge sulla non autosufficienza, che non arriva a coprire neanche i bisogni di 20.000 persone nel 2025, sono realtà insostenibili."

Tra le richieste avanzate dallo SPI CGIL, un sistema previdenziale più equo, che sappia garantire un giusto diritto alla pensione, e politiche fiscali e sanitarie che siano finalmente universali e inclusive. L'aumento delle rette nelle RSA, che grava enormemente sugli anziani e sulle loro famiglie, e la mancanza di sostegni concreti per chi, come pensionati e lavoratori dipendenti, versa ogni mese l'intera somma nelle casse dello Stato, contrastano con i numerosi condoni a favore di chi evade le tasse.

"Questi temi non sono inventati – ha concluso Palmieri – ma purtroppo rappresentano la cruda realtà che incontriamo ogni giorno, soprattutto tra le persone più fragili e anziane. Non possiamo più permettercelo, ed è per questo che siamo scesi in piazza".

L'intera manifestazione ha inteso ribadire con forza il diritto a una vita dignitosa e a un sistema di welfare che non dimentichi nessuno.

 


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