20 settembre 2021

"Laudata si', sorella robinia": in via Serio protesta dei cittadini contro i tagli. E l'Aem pubblica un bando: cercasi agronomo per il verde

"Laudata si', sorella robinia". Scritta in stampatello di colore verde su semplicI fogli A4. I "cartelli", se così li vogliamo chiamare, sono stati affissi con puntine bianche tra ieri e oggi su alcune piante di via Serio. Robinie, ovviamente. I fogli spiccano sul tronco, in corrispondenza delle due righe di vernice gialla che contrassegnano e condannano all'abbattimento 46 piante su un totale di circa 50 solo in questa via. Dalla parte opposta di viale Po, in via Fulcheria, lo stesso destino attende invece 36 piante, che verranno abbattute nei prossimi giorni.

La citazione estrapolata (e ri-adattata) dal Cantico delle Creature di San Francesco vuole essere la pacata (e forse rassegnata) forma di protesta di alcuni cittadini a fronte dell'imminente taglio diposto dal Comune. A preannunciare gli abbattimenti in via Serio, che verranno effettuati nel corso di questa settimana, è stato lo stesso sindaco Gianluca Galimberti in un post sulla sua pagina Facebook comparso sabato, ossia a un giorno di distanza dalla rinuone della Commissione Ambiente.

"Facciamo spazio per nuovi alberi - ha scritto il sindaco -. È pronto il piano per la sostituzione delle 133 piante già tagliate o ancora da tagliare (la settimana prossima per esempio ci sarà un intervento importante in via Serio) perché a rischio crollo, realizzato dallo studio di agronomi".

Nessuna apertura, dunque, alla richiesta di moratoria avanzata dalle associazioni ambientaliste, che solo giovedì sera, al termine della Commissione Ambiente, hanno consegnato all'amministrazione un documento a supporto della richiesta stessa. Non solo: le associazioni hanno chiesto di poter svolgere sulle piante analisi alternative a quelle dello studio Solari-Miceli di Piacenza, in base alla cui perizia il Comune ha deciso l'abbattimento di 133 piante in città. Evidentemente, di indagini alternative non se ne parla nemmeno.

AEM CERCA UN AGRONOMO - Nel frattempo, in attesa dei tagli, si apprende da un documento ufficiale dell'AEM che la società intende acquisire al suo interno un "Dottore Agronomo o Dottore Forestale o Perito Agrario Laureato o Agrotecnico Laureato". A tale fine l'AEM ha pubblicato un bando pubblico protocollato il 15 settembre. Le mansioni ricercate dall'ex municipalizzata sono quelle di "Responsabile Tecnico per la valutazione dello stato fitosanitario delle essenze arboree e per la conservazione del patrimonio verde del Comune di Cremona".

Grande tempismo, insomma. Prima ci si avvale di uno studio di Piacenza, poi si abbatte e infine si cerca una figura da inserire in AEM per "la conservazione" del verde cittadino.

f.c.


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commenti


Roberto Regonelli

20 settembre 2021 10:58

.... è proprio il caso di dire così!

Daniele Disingrini

20 settembre 2021 11:03

Mi presenterei io personalmente come agronomo del verde, ma non sono laureato ma solo diplomato.
Per cui niente da fare.
Però ho un'esperienza di 40 anni sul taglio degli alberi, quello che un agronomo novello universitario non ha.
Pazienza, si presenterà qualcuno che non ha esperienza, e così la problematica degli alberi di Cremona andrà per le calende greche.

Roberto Regonelli

20 settembre 2021 11:16

...ma lo Studio di Piacenza, erano forse piastrellisti?

Pietro Ferrari

20 settembre 2021 11:37

Sarei curioso di sapere la destinazione della legna recuperata dal taglio così massiccio delle piante ritenute malate e quindi a rischio crollo. Spero non serva a dare delle legnate in testa a qualcuno, anche perché la testa di legno ce l'ha già

Maria Grazia Nicolini

24 settembre 2021 09:09

Credo che vada approfondito. Il legno di robinia è costoso.

Michele de Crecchio

20 settembre 2021 23:07

A mio personale parere, l'indispensabile professionista esperto in gestione del verde pubblico e privato dovrebbe essere prioritariamente assunto in forza dell'ufficio tecnico comunale e non tanto dell'AEM che in materia di verde (non semaforico!) dovrebbe avere solo funzioni esecutive e gestionali e non certo progettuali, programmatorie e di controllo che dovrebbero invece restare di stretta competenza degli uffici tecnici comunali che si occupano ed hanno competenze di urbanistica e di tutela ambientale.