5 agosto 2025

"Non vestitevi a lutto": l'ultimo saluto a Cristina Marenzi domenica pomeriggio, al parco scout di Lungo Po Europa, nel verde tra colori, musica e poesia

Non un addio, ma un saluto carico di emozioni, colori, natura, musica e anche sorrisi. Proprio come avrebbe voluto Cristina Marenzi, scomparsa lo scorso 30 luglio a soli 61 dopo una lunga malattia, dalla quale però non si è mai piegata nè lasciata abbattere. Cristina era molto conosciuta per la sua vitalità ed energia: era educatrice, ma anche artista e cantante, ma soprattutto attivista per i diritti sociali e degli animali, che in molti ricordano soprattutto per le 'battaglie' per salvare Area Donna, la sezione dell’ospedale di Cremona dedicata alle terapie per il tumore al seno e che per molte donne era diventata una sorta di seconda casa, dove a fianco della cura, si poteva trovare l'umanità e la serenità per affrontare le cure chemioterapiche.

Una festa di colori e di vita, scandita dalle parole commosse ma salde della figlia Francesca ed accompagnate dalle note alla chitarra suonate dal marito Fabio per la composizione dedicata proprio a Cristina; un momento intimo e delicato, dove i tanti amici e parenti non si sono presentati vestiti a lutto, ma indossando colori forti ed accesi, un inno alla vita. Certo, le lacrime sono scese, la commozione è stata tanta nel ricordare la donna, la madre, la mogli e l'amica. Ma la tristezza ha saputo lasciare spazio alla forza della vitalità che Cristina nella sua vita ha saputo trasmettere a chi la conosceva. "Non vestitevi e lutto e non tenete lo sguardo basso, la mia mamma non avrebbe voluto questo" ha sottolineato la figlia Francesca. Per questo ieri, tra le lacrime, sono spuntati anche i sorrisi nel ricordo di Cristina, delle sue battaglie e dei suoi valori. 


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