“Un artista cremonese alla corte dei Farnese”: nel segno del Malosso staffetta artistica tra Cremona, Piacenza e Parma. L’esposizione parte dal Museo Diocesano di Cremona (dal 4 aprile all’8 giugno)
È stata presentata questa mattina, presso il Palazzo comunale di Piacenza, la mostra “Il Cavalier Malosso. Un artista cremonese alla corte dei Farnese”, dedicata a Giovan Battista Trotti, detto il Malosso. Pittore eclettico e di grande talento, il Malosso ha lasciato un segno indelebile tra Cremona, Piacenza e Parma. L’esposizione, frutto della collaborazione tra i Musei Civici di Palazzo Farnese di Piacenza e il Museo Diocesano di Cremona, si sviluppa su due sedi con allestimenti distinti ma coordinati.
Alla presentazione hanno partecipato Christian Fiazza, assessore alla cultura del Comune di Piacenza, Gian Domenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia, Giuseppe Nenna, presidente della Banca di Piacenza, e l’avvocato Stefano Antonio Marchesi, presidente di Amici dell’Arte.
Di grande interesse gli interventi dei curatori delle due mostre: Antonio Iommelli, direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese, Stefano Macconi, curatore del Museo Diocesano di Cremona, e Raffaella Poltronieri, storica dell’arte. I tre studiosi sono anche autori del catalogo della mostra, uno strumento prezioso per approfondire l’opera del Malosso e il contesto artistico in cui operò. Il volume, arricchito da un ricco apparato iconografico e da saggi critici, analizza in dettaglio le opere esposte e il panorama artistico della fine del XVI secolo.
La prima sede a inaugurare sarà Cremona, presso il Museo diocesano, con apertura il 4 aprile e chiusura l’8 giugno. Qui, il percorso espositivo sarà incentrato sulla bottega del Malosso, presentando dipinti, bozzetti e disegni realizzati dall’artista e dai suoi collaboratori. Sarà inoltre esposta una selezione di materiali pittorici dell’epoca come pigmenti, pennelli, tele per offrire uno sguardo sulle tecniche artistiche del tempo. Un ulteriore elemento di interesse sarà la possibilità di assistere dal vivo al restauro di un’opera, permettendo ai visitatori di osservare da vicino le diverse fasi dell’intervento conservativo. Si tratta di un’esperienza davvero unica, che sarà caratterizzata anche da una forte impronta didattica, con la possibilità per gli studenti di ogni ordine e grado di partecipare attivamente.
L’esposizione di Piacenza, invece, aprirà il 10 aprile e resterà visitabile fino al 13 luglio. Il fulcro della mostra sarà la straordinaria ricomposizione del Trittico Salazar, un’opera commissionata da don Diego Salazar, figura di spicco dell’epoca. La pala centrale, di proprietà della Banca di Piacenza, sarà riunita alle due ante laterali raffiguranti San Sebastiano e San Diego d’Alcalá, recentemente riemerse sul mercato antiquario. La ricostruzione dell’opera è stata possibile grazie alla sinergia tra diverse istituzioni, tra cui la Banca di Piacenza e l’associazione Amici dell’Arte di Piacenza.
Sarà disponibile un biglietto convenzionato che offrirà ai visitatori di una delle due mostre di poter visitare l’altra esposizione a un prezzo ridotto.
A completare il percorso espositivo, e per sottolineare il legame tra il Malosso e la famiglia Farnese, è prevista l’apertura straordinaria di alcune sale del Palazzo Ducale di Parma, dove si conserva un importante ciclo di affreschi realizzato dal pittore. Questi spazi, attualmente sede del Comando provinciale dei Carabinieri e del RIS, solitamente non sono accessibili al pubblico, ma è in corso un dialogo con le istituzioni per rendere possibile la visita in occasione della mostra.
La mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni pubbliche e private. Oltre ai Musei Civici di Piacenza e al Museo Diocesano di Cremona, un ruolo fondamentale è stato svolto dalla Banca di Piacenza, che non solo ha messo a disposizione un’opera chiave per l’esposizione a Piacenza, ma ha anche garantito un prezioso sostegno economico. Come altrettanto importante è il contributo della Camera di Commercio di Cremona, Mantova e Pavia, della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona e degli sponsor locali della mostra di Cremona, Linea Verde Maschi e Sapiens.
Questa iniziativa rappresenta un’importante occasione per riscoprire la figura del Malosso e valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio, offrendo al pubblico un viaggio tra arte, storia e restauro. (www.diocesidicremona.it)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti