40 mila metri quadrati per 5,5 milioni di KwH prodotti all'anno, nasce un grande parco fotovoltaico a Isola Dovarese nell'ex fabbrica Radici
Il gruppo Radici torna a produrre a Isola Dovarese: in questo caso la produzione riguarderà qualcosa come 5,5 milioni di KwH all'anno, grazie al nuovo parco fotovoltaico realizzato nell'area di Via Fratelli Cairoli dove, dagli anni '60 fino al 2005, l'azienda aveva una sede produttiva che dava lavoro a decine di persone.
Questa mattina, con il buon auspicio del solleone di luglio, il nuovo parco è stato inaugurato alla presenza della proprietà di RadiciGroup, degli azionisti di Geogreen (fornitore unico di energie rinnovabili per RadiciGroup), dal sindaco di Isola Gianpaolo Gansi, del parroco don Antonio Loda Ghida e altri rappresentanti delle Istituzioni e delle aziende che hanno contribuito a realizzare questo importante progetto.
I numeri di questo progetto danno la dimensione dell’opera: la superficie copre circa 40mila metri quadrati, su cui sono stati installati 1.040 pali che sostengono i 5.408 pannelli solari di ultimissima generazione (HJT). Da questi pannelli, ogni anno verranno prodotti i 5,5 milioni di kilowatt ora che, una volta collegati alla rete a fine mese, verranno poi utilizzati nell’impianto produttivo che RadiciGroup ha in provincia di Bergamo.
“L’impianto è stato realizzato nel rispetto dell’ambiente e delle esigenze paesaggistiche, senza il consumo di nuovo suolo -spiega l’azienda- la produzione annua di 5.5 milioni di KW/ora corrisponde al consumo medio annuo di circa 2.000 famiglie. L’energia prodotta sarà interamente destinata a RadiciGroup, evitando la potenziale emissione in atmosfera di oltre 2.500 tonnellate di CO2 all’anno rispetto all’approvvigionamento da fonte non rinnovabile”.
L’impianto sorge sul terreno di recupero dell’ex area produttiva Radici, azienda di origine bergamasca, che negli anni ’60 scelse proprio Isola Dovarese per ubicare uno dei suoi impianti di lavorazione, rimasti operativi fino al 2005, occupando decine e decine di lavoratori. Una volta dismessa l’attività, i capannoni e gli uffici rimasero in piedi fino al 2021, quando la proprietà decise di sbancare tutta l’area. Non si tratta quindi di un terreno ‘vergine’, ma di un’area di recupero.
“L’inaugurazione di questo parco fotovoltaico rappresenta un passo importante nel nostro impegno verso la sostenibilità e la transizione energetica. -ha commentato Angelo Radici, presidente di Geogreen- Investire nelle energie rinnovabili è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e garantire un futuro più sostenibile per le aziende, il territorio e le comunità locali, di cui ci sentiamo orgogliosamente parte”.
Per questo l’azienda ha anche deciso di investire in alcune opere a beneficio del Comune, come racconta Massimo De Petro, CEO di Geogreen: “L’investimento ammonta a 4 milioni di Euro. Come parte del progetto, abbiamo previsto la donazione di una porzione dell’ex sito industriale al Comune come deposito, l’installazione di una wall box per la ricarica di veicoli elettrici e la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 16kilowatt sul tetto del magazzino comunale. Infine, un’area di 25mila metri quadrati verrà mantenuta a verde, offrendo un ulteriore polmone verde per la comunità”
I pannelli solari fotovoltaici installati in questo nuovo parco, tecnicamente vengono definiti ‘inseguitori solari’ in quanto sono in grado di orientarsi seguendo la direzione dei raggi del sole, come ha spiegato nel dettaglio il project manager Paolo Bosio. “L’impianto è stato completato in 7 mesi, con un totale di 8.000 ore di lavoro. I pannelli sono di tipo bifacciale, ossia sono in grado di produrre energia anche sulla faccia non esposta alla luce non diretta del sole, massimizzando la produttività. Le componenti principali sono il silicio amorfo ed il silicio cristallino. Si tratta di un impianto longevo in quanto dopo 30 anni è dichiarata, dal produttore, una resa ancora superiore al 90%”.
Anche il sindaco Gansi ha espresso soddisfazione, tanto da decidere di dedicare la via proprio alla memoria della famiglia Radici: “Isola si sta proponendo come un borgo della cultura e del benessere, un contesto in grado di attirare nuovi investimenti per contribuire ad un rilancio sostenibile. Per riaffermare il nostro senso di gratitudine, annuncio ufficialmente che l’amministrazione comunale ha avviato le pratiche per intitolare l’attuale tratto di via Cairoli, dov’è insediato l’impianto Geogreen, a Luciana e Gianni Radici”.
E come ulteriore gesto di gratitudine verso la famiglia, il primo cittadino ha regalato un ‘quattrino’, una moneta antica tipica del luogo.
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commenti
Manuel
18 luglio 2024 16:12
Considerato lo sforzo economico e sottolineata la volontà di perseguire una scelta di sostenibilità, chiedo all’azienda di inserire un’ultima fatica e cioè di evitare il periodico controllo le erbe spontanee tramite erbicida, privilegiando il mezzo meccanico o, al limite, le capre, sempre che tutte le componenti l’impianto siano ben schermate.
Daniro
19 luglio 2024 18:09
Sicuramente positivo l'impianto di energie rinnovabili che riduce la Co2 e recupera l'area dismessa da anni. Capisco meno che cosa ci sarebbe di positivo per il territorio e la comunità di Isola Dovarese che ora ospita un mega impianto di pannelli fotovoltaici (che indiscutibilmente ha un suo impatto sul paesaggio) per alimentare l'azienda Radici che ha sede a Bergamo.