4 gennaio 2022

400 anni fa (11 novembre 1622) la prima citazione di Cremona su un giornale: era l'olandese "Courante uyt Italien"

Notizie! Notizie! Leggete le ultime notizie!”. Siamo in uno degli innumerevoli film,  soprattutto ambientati nei primi decenni del XX secolo quando, ad un angolo della  strada, un ragazzino con una pila di giornali urla per vendere notizie a persone  sempre di fretta ma altrettanto desiderose di avere informazioni sulla vita quotidiana. 

Decenni dopo i ragazzini sembrano gli stessi ma con i capelli più lunghi e i giornali,  arrotolati, venivano lanciati con chirurgica precisione dalle biciclette nei giardini delle villette nella speranza di non colpire, ma a volte anche il contrario in base alla  simpatia del lettore, una vetrata o che l'impianto di irrigazione non partisse rovinando  le pagine riservate all'abbonato. Le edicole hanno sempre funzionato come specchio  della società, l'edicolante, a qualsiasi latitudine lo si interrogasse, aveva occhi e  orecchie raffinatissime su ogni angolo del mondo, non aveva bisogno di urlare “Notizie” o di saper lanciare un quotidiano come una palla da baseball, leggeva le  notizie fresche di stampa e sapeva già prima quali sarebbero state le più interessanti. 

Perché l'informazione è potere come lasciava trasparire nei suoi dialoghi Orson Wells  cercando Rosabella. Se l'informazione è il fondamento della quotidianità una domanda sorge spontanea, ma quando è stata citata per la prima volta la città di  Cremona su un periodico?

Negli oltre 2000 anni di storia la città del Torrazzo è stata menzionata centinaia di volte su libri o opere ma, in data 11 novembre 1622 Cremona viene nominata, verosimilmente per la prima volta nella sua storia, da un giornale,  uno tra i primi conosciuti al mondo.

Il periodico in questione non era italiano ma un  bisettimanale olandese dal titolo  Courante uyt Italien, Duytslandt, &c. (ovvero Notizie dall'Italia dalla Germania e altro) fondato ad Amsterdam fin dal 14 giugno 1618 e proposto, con stampa periodica, dal 1620.

Il Courante veniva venduto ai suoi  lettori in versione singolo foglio ripiegato, quindi con un formato più grande dei libri stampati allora, basato su una struttura a doppia colonna su ogni pagina in grado di  creare un periodico di 4 pagine, in pratica molto simile anche ad odierni formati  giornalistici. Fondato da Joris Veseler e stampato in buon numero da Caspar van Hilten, il Courante rivoluzionò la storia del giornalismo con la sua impaginazione tipo  “broadsheet” che superava la tradizionale visione di allora basata sulla stampa che  seguiva quella tipica dei libri. L'innovazione fu talmente importante da cambiare il mondo dell'informazione, la nuova impostazione era così intuitiva da facilitare al  meglio la lettura oltre a ridurre notevolmente il costo della singola copia, il passaggio fu così radicale che successivamente i più importanti periodici europei adattarono la loro stampa a quella proposta dal Courante.

Le notizie erano delle agenzie di stampa  riportate da messaggeri o commercianti per informare i cittadini sugli sviluppi bellici europei del periodo storico, fatti che erano sempre in costante evoluzione durante  quei decenni. Nelle sue pagine, a parte le notizie locali riguardanti l'Olanda, trovavano spazio i capoversi dedicati alle più importanti città di allora Venezia,  Vienna, Praga, Roma e, all'interno degli stessi, si potevano leggere le notizie che riguardano le singole città, come Cremona. La rivoluzione della stampa offerta da Veseler e Van Hilten non prevedeva, almeno per allora, la pubblicità, per cui gli  introiti si basavano solo sulla vendita ma, vista la peculiarità e l'attenzione per le notizie sia locali che estere, la tiratura aveva una ottima risposta da parte dei lettori.  

Per coloro che sapevano leggere ogni due settimane c'era la possibilità di informarsi su cosa accedeva fuori dal proprio borgo mentre, per chi non poteva permettersi il  periodico o era analfabeta, diventavano fondamentali gli “strilloni”, ovvero persone che leggevano pubblicamente nelle piazze le notizie diventando una sorta di internet con 400 anni di anticipo, per gli strilloni informare era spesso quasi una missione, per loro pochi denari o, al limite, venivano pagati con prodotti alimentari. La notizia riguardante Cremona è una semplice velina sullo stato della forze armate in città: in pratica le poche righe citano che “La città di Cremona, grazie alla sua posizione strategica privilegiata, riceverà nuove forze di cavalleria per mantenere la sua difesa  fino a quando queste non verranno reclamate dal Governatore di Milano”. Lo sviluppo di questa notizia è sempre di natura bellica e spiega che il controllo della città di Cremona, ai tempi sotto il dominio spagnolo, passa al Governatore Gómez Suárez de Figueroa y Córdoba, ovvero un generale considerato tra i più grandi condottieri della storia spagnola in grado di sconfiggere gli svedesi durante la Guerra dei Trent'anni.

Il Courante, testata che chiuse nel 1669, anticiperà la storia del giornalismo moderno ma, soprattutto, porterà anche Cremona nelle case, o nelle piazze, di tutta Europa.

 

 

Marco Bragazzi


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