26 aprile 2021

A sinistra del Pd, dove movimenti e associazioni incalzano la politica indirizzandone le scelte. Bodini: “Più coraggio sui temi ambientali"”

E’ da movimenti e associazioni che può arrivare la vera spinta per quella riforma della politica italiana tanto auspicata e necessaria in anni di sfaldamento del “sistema partito”? L’interrogativo, in particolare nell’alveo della sinistra, è di stretta attualità e non fuori luogo. Sì, perché a sinistra del Pd – a livello nazionale come a livello locale – tiene duro una galassia di partiti, movimenti politici, associazioni di cittadini, tanto frastagliata quanto vitale e attiva sui grandi temi del nostro tempo: dall’ambiente all’integrazione, dalla democrazia partecipata alla tutela dei beni pubblici. 

Il vero problema, semmai, è far dialogare tutti questi soggetti, ricompattarli sotto il comune vessillo di una vera alternativa politica al Partito Democratico, meno spostata al centro e più genuinamente a sinistra. Non è cosa da poco, e per rendersene conto è sufficiente cercare di tratteggiare una mappa di queste realtà anche solo a livello locale. Si potrebbe partire, ad esempio, dalle tante realtà ambientaliste, dell’associazionismo e del volontariato, il cui punto di riferimento è l’ex senatore Marco Pezzoni. Esponente storico della sinistra cremonese, inossidabile e instancabile promotore del dialogo tra queste realtà, Pezzoni è da sempre impegnato, anche a livello internazionale, sui temi dell’ambiente, dell’ecologia, del pacifismo e del disarmo.

SINISTRA ITALIANA - Su un versante più “partitico” la galassia a sinistra del Pd vede anzitutto la presenza di realtà rappresentate in Consiglio comunale, a partire da Sinistra Italiana, nata nel 2017, componente del gruppo parlamentare di LEU (Liberi e Uguali) e oggi in appoggio al governo Draghi. A Cremona, Sinistra Italiana ha i piedi saldamente dentro la maggioranza e conta su un assessore, Rosita Viola, e un consigliere comunale, Lapo Pasquetti. Recentemente il partito ha eletto un nuovo coordinatore provinciale, il cremasco Paolo Losco, succeduto a Pasquetti.

ARTICOLO UNO – Il viaggio prosegue con Articolo Uno – Movimento democratico e progressista, realtà nata sempre nell’alveo di LEU e oggi in appoggio al governo Draghi. Il segretario nazionale è il ministro Roberto Speranza, mentre a livello locale il partito fa capo all’ex sindaco ed ex senatore Paolo Bodini e conta due consiglieri comunali, originariamente eletti tra le fila del Pd: Francesco Ghelfi e Paola Ruggeri. Articolo Uno è nella maggioranza a sostegno del sindaco Galimberti, ma incarna quella voce e quello spirito critico che troppo spesso fanno difetto al Pd.

RIFONDAZIONE - Non rappresentate in Consiglio comunale ma comunque attive sul territorio ci sono poi diverse altre realtà tra movimenti e partiti politici, a partire da Rifondazione Comunista, che da sempre raccoglie “pezzi” di sindacato (Cgil, Cobas) e si mantiene molto attiva su questioni internazionali. In particolare, a seguito della pandemia, Rifondazione è attiva sul fronte della sanità e su quello della battaglia a favore della gratuità dei vaccini. Al vertice della segreteria provinciale di Rifondazione c’è Francesca Berardi, militante da sempre attivissima sul fronte dell’acqua pubblica.

L’ALTRA EUROPA – Con rifondazione dialoga e collabora “L’altra Europa con Tsipras”, scesa in campo alle Europee del 2014 e orientata verso la Sinistra Europea. Referente a Cremona per L’altra Europa è l’ex consigliere comunale e attivista di lungo corso all’Arci, Gigi Rossetti.

POSSIBILE – Meno radicata nel capoluogo ma comunque seguita da un discreto numero di simpatizzanti è l’associazione politica “Possibile”, nata da una costola del Pd per sostenere la candidatura a segretario di Giuseppe Civati. Nata nel 2013 come Associazione People e divenuta “Possibile” nel 2014, sul fronte locale l’associazione fa capo a Barbara Gamba, assessore a Grumello.

GRUPPO VERDE – A chiudere la frastagliata galassia a sinistra del Pd c’è il Gruppo Verde, che a livello nazionale fa capo alla deputata Rossella Muroni, originariamente eletta con LEU e oggi a sostegno del governo Draghi. Il gruppo, va da sé, è legato a quelli che un tempo erano i Verdi. Attivi anche a Cremona fino a qualche anno fa, i Verdi qui non sono più presenti formalmente nelle istituzioni. Il logo, tuttavia, è tuttora detenuto dall’ex consigliere provinciale Andrea Ladina.

ALTERNATIVA COMUNISTA – Infine, Alternativa Comunista, realtà della sinistra-sinistra che alle ultime elezioni comunali ha partecipato con un suo candidato sindaco, Alberto Madoglio. Alternativa Comunista è forse, tra le tante realtà del composito panorama appena tratteggiato, la più autonoma e la più radicale: ha una sua linea ben precisa (appunto, “alternativa”) e dialoga poco con le altre realtà di sinistra.

L’ANIMA PROGRESSISTA DEI 5 STELLE – A completamento di questa “mappa” della sinistra si può ricordare l’anima progressista presente all’interno del Movimento 5 Stelle e incarnata, per quel che riguarda il cremonese, dal consigliere regionale Marco Degli Angeli, sempre molto attivo sui temi sociali e ambientali.

LE PROSPETTIVE – Questo, per sommi capi, il quadro complessivo. Sullo sfondo del quadro, la considerazione che si fa avanti con forza in questi anni di profondo mutamento della politica: se prima i partiti erano solide strutture che usavano l’associazionismo come motore propulsore della loro attività, oggi si assiste ad una sorta di inversione dei ruoli, con associazioni e movimenti molto più forti e trainanti rispetto ai partiti, in particolare per la loro capacità di iniziativa. E’ dunque da qui, da movimenti e associazioni, che potrebbe arrivare una spinta per una vera riforma della politica, in particolare di sinistra?

Non lo esclude affatto Paolo Bodini, che definisce il tema “interessante” oltre che attuale. “C’è tutta un’area di sinistra, volontariato e ambientalismo – osserva l’ex sindaco – che reclama partecipazione. Dobbiamo far capire che i partiti vogliono essere inclusivi, creare un’apertura per queste realtà. E’ solo così che si può costruire quella sinistra plurale che può diventare maggioranza del Paese. Anzi, che forse è già maggioranza, di fatto”.

Il percorso di Articolo Uno, d’altra parte, prende avvio da istanze largamente condivise dalle realtà cui fa riferimento Bodini. “La nascita del nostro movimento – spiega – è una reazione allo scostamento del Pd verso il centro iniziato in epoca renziana. Uno scostamento che ha distrutto le ragioni originarie del Pd, creando un clima non ideale. Adesso, con Letta, le cose sembrano un po’ cambiare e non è escluso che si possa tornare insieme. Occorre però un serio esame, occorre mettersi alla pari e capire cosa fare con la sinistra. Il Pd deve tornare alle sue origini, più a sinistra che al centro”. Queste dinamiche nazionali, incalza l’ex sindaco con la sua consueta franchezza, “si sono riflesse a Cremona, ad esempio sulle questioni ambientali, su cui abbiamo registrato una certa freddezza da parte del Pd. Molte parole e pochi fatti, insomma”.

A Cremona, sui temi ambientali, avverte Bodini, “serve più coraggio anche da parte dell’amministrazione, non solo dal Pd. Penso, ad esempio, al tema del consumo di suolo”.

Propenso al dialogo con movimenti e associazioni ma più in linea con l’amministrazione comunale è Lapo Pasquetti (Sinistra Italiana): “La nostra è di fatto una lista partita nel 2014 con Rifondazione, Comunisti Italiani e diverse associazioni. Anche per questo siamo rimasti in contatto con il mondo dell’associazionismo. Abbiamo buoni rapporti con Articolo Uno, anche se su alcuni temi le nostre posizioni possono essere più sfumate. Ad esempio, a livello locale, penso al Polo Logistico. Sono convinto che se avessimo costituito un gruppo insieme la sinistra in consiglio oggi sarebbe più forte”.

E d’altra parte, se Articolo Uno è voce critica della maggioranza a Cremona, Sinistra Italiana ha meno spigoli da smussare: “Con l’amministrazione e con il Pd – dice Pasquetti – siamo in sintonia su quasi tutto. L’unico tema divisivo resta l’autostrada: su questo noi siamo più vicini alle posizioni di Legambiente”.

Meno punti di contatto, invece, si registrano con Rifondazione (non presente in Consiglio a Cremona). “Con Rifondazione non ci sono stati molti momenti di interlocuzione – concede Pasquetti –. Certo, ci siamo trovati vicini in più di un’occasione e in varie manifestazioni, ad esempio recentemente sul tema della gratuità dei vaccini. Per il resto non ci sono molti contatti: loro sono su posizioni più movimentiste”.

Eppure, a sentire Rifondazione, non si registrano preclusioni preconcette al dialogo con le altre forze della sinistra. Certo, a determinate condizioni, come evidenzia Francesca Berardi: “Da anni Rifondazione ha scelto di lavorare alla costruzione di una realtà vera di sinistra alternativa al Pd. A livello locale Sinistra Italiana è un interlocutore possibile, certo. Così come possono esserlo l’associazione Possibile e Articolo Uno”. Ma se la porta di Rifondazione rimane aperta “a chiunque abbia a cuore temi come la democrazia partecipata, l’ambiente, la salute, vedo una grande contraddizione in chi tiene comunque i piedi in un centrosinistra che su questi temi si mostra deficitario, anzi va in direzione contraria”.

Insomma, tra molte delle realtà della sinistra locale i punti di contatto non mancano, sebbene il dialogo in parecchi casi resti difficile. Ma è forse questo lo spazio in cui movimenti e associazioni possono fare davvero da motore propulsore e al tempo stesso da collante per una ripartenza della sinistra. Specie in questi anni di grande cambiamento, con i partiti in affanno, alle prese con gli effetti di quella società liquida teorizzata da Bauman e che ha da tempo raggiunto al cuore anche le grandi strutture sulle quali ha prosperato per decenni la politica italiana.

Federico Centenari


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commenti


Giulio

26 aprile 2021 14:34

Sarebbe interessante sapere il parere autorevole del sig. Carletti.