8 maggio 2021

Aggressioni in città, raccolta firme di oltre 50 cittadini e ordine del giorno di Livia Bencivenga: si convochi il comitato per la sicurezza e si aumenti la videosorveglianza

Ad oggi le firme raccolte sono una cinquantina e passa, ma il numero è destinato a salire, considerato l’interessamento suscitato dall’iniziativa e considerate le preoccupazioni dei cittadini. Oggetto della raccolta firme in corso in questi giorni è il “controllo e la vigilanza della zona Porta Romana e vie limitrofe”

Tutto nasce dalla sequenza di aggressioni e scippi ai danni di donne sole registrati negli ultimi giorni nella zona tra via Aselli e via Ottolini, ai quali sono seguiti episodi analoghi in via Palio dell’Oca e via Palestro. In azione, a quanto ricostruito sino ad ora, due uomini armati di coltello e con il volto travisato. Le indagini sono in corso e a quanto si apprende una delle piste porterebbe fuori città: non è escluso, infatti, che i due aggressori non siano stanziati a Cremona, ma si rechino in città da un altro capoluogo lombardo proprio per mettere a segno scippi e aggressioni.

Gli episodi, concentrati nell’arco di pochi giorni, stanno suscitando allarme tra i cittadini, al punto che nell’area di Porta Romana è stata avviata una raccolta firme con l’obiettivo di alzare il livello di guardia e chiedere all’amministrazione l’installazione di telecamere di sorveglianza e l’intensificazione dei controlli da parte della Polizia Locale. Raccolte le prime cinquanta firme, i cittadini della zona hanno fatto appello al consigliere comunale Livia Bencivenga (Gruppo Misto), chiedendole di farsi portavoce delle loro preoccupazioni in Consiglio. Nell’appello sottoscritto dai residenti si fa riferimento all’aggressione avvenuta in via Ottolini “con arma da taglio in pieno giorno” ai danni di una donna, ma anche ad alcuni atti vandalici compiuti su alcune auto parcheggiate nel quartiere. Nell’appello trasmesso alla consigliera si fa infine riferimento alla “sosta pomeridiana e serale di personaggi poco rassicuranti nei giardinetti di piazza IV Novembre e nei giardinetti di via dell’Aeronautica”, solitamente frequentati da persone anziane e bambini.

Livia Bencivenga non ha perso tempo e, raccolto il materiale predisposto dai cittadini, lo ha allegato a un ordine del giorno depositato oggi, 7 maggio, in Comune. “Dopo quanto avvenuto c’è grande preoccupazione – conferma la consigliera – e molti concittadini si sono rivolti a me per poter fare sentire la loro voce in Comune. Hanno raccolto più di cinquanta firme, ma so che la petizione prosegue e in molti si stanno unendo alla richiesta. Le preoccupazioni dei cittadini sono più che condivisibili, specie se si considera che questa zona della città sembra dimenticata dall’amministrazione. Da Porta Romana in giù, Cremona non c’è più, verrebbe da dire con uno slogan. Ma la situazione è delicata e credo sia necessario intervenire”.

Di qui l’ordine del giorno che impegna personalmente il sindaco Galimberti, in particolare in virtù del fatto che il primo cittadino è componente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Nello specifico, l’atto impegna il sindaco a chiedere urgentemente al Prefetto la convocazione del Comitato, ma anche ad attivare tutte le risorse umane (per quanto di sua competenza, dunque la Polizia Locale) per far fronte alle problematiche legate alla sicurezza. Infine, l’ordine del giorno impegna il sindaco ad installare, nei luoghi giudicati più esposti nell’area di Porta Romana e zone limitrofe, mezzi di videosorveglianza a tutela dei cittadini.

A supporto dell’ordine del giorno, quell’appello e quell’elenco di firme a quanto pare destinato ad allungarsi a causa della crescente preoccupazione tra i cittadini.(F.C.)


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commenti


Michele de Crecchio

8 maggio 2021 10:25

Personalmente temo che l'infittirsi di certi episodi sia in buona parte anche dovuto alla progressiva "desertificazione" della parte centrale della città conseguente alla sciagurata politica urbanistica degli ultimi anni in materia di attività commerciali. Consentendo e, persino, favorendo l'allontanamento di tali attività dal centro cittadino si è infatti tolta a tale centro buona parte di quella frequentazione pedonale che un tempo lo rendeva anche più sicuro.

anna maramotti

8 maggio 2021 22:15

Leggo il commento dell'Architetto de Crecchio che condivido pienamente. Temo che se non verrà posta in essere una seria operazione di polizia a presidio del centro il problema andrà radicandosi. I miei interventi sulla salvaguardia del centro storico non sono una mera attenzione all'architettura, ma alla vivibilità che è il fulcro della vita urbana.