23 febbraio 2025

Al Lyons Club Cremona Host serata dedicata alla donazione di midollo e al centro trasfusionale

Una serata particolarmente coinvolgente quella organizzata grazie alla collaborazione tra Leo e Lions Club Cremona Host dedicata al centro trasfusionale di Cremona e alla donazione del midollo osseo. Relatori il dott. Massimiliano Viti responsabile del centro trasfusionale dell’ospedale di Cremona e il dott. Giuseppe Saponara, presidente della Fondazione ADMO Lombardia. Dopo una breve presentazione del presidente del Cremona Host Alberto Chiaretto, il dott. Viti ha illustrato le strutture del territorio dedicate ai centri di trapianto e di trasfusione, ha spiegato gli aspetti scientifici, partendo dalle cellule staminali, fino ad arrivare ai rischi connessi al prelievo, e in contraltare ha esposto le possibilità e speranze di vita che si possono dare ai riceventi la donazione. Il dott. Saponara ha invece cercato e, sicuramente è riuscito, a sensibilizzare il cuore dei soci lions sull’importanza della donazione del midollo osseo. Con un appassionante intervento, ha più volte ricordato che una volta che si è trovato il donatore compatibile, la possibilità è di 1 a 100.000, la donazione è una donazione salva vita, senza la quale il ricevente non ha scampo. La sua attività si svolge principalmente nelle scuole e nelle università, il range di età dei potenziali donatori va dai 18 ai 36 anni, e si basa su quattro valori fondamentali: consapevolezza, responsabilità, unicità e reciprocità. Il donatore non avrà nulla in cambio, è però quella persona che dà la possibilità di vita ad un'altra persona. Ha così sottolineato il ruolo che può avere il donatore per fare “la differenza”, per dare la possibilità al malato di avere una speranza. Quindi il sì del donatore compatibile, che si rende disponibile alla donazione, è fondamentale. La “missione” di Admo, se non si trova un donatore compatibile nel nucleo famigliare, è quella di trovare un donatore nel mondo, che sia compatibile per la persona in attesa di trapianto. Admo nasce a Milano e si sviluppa in Lombardia e poi man mano in tutta Italia, ed ha l’obiettivo di far iscrivere il maggior numero di persone per aumentare la possibilità di trovare un donatore compatibile. “La donazione è volontaria, anonima e non è remunerata, per noi, ha evidenziato Viti, la scelta di iscriversi al registro donatori è una scelta consapevole, ed è una scelta di responsabilità verso tutte quelle persone che stanno aspettando il loro gemello genetico. Cerco in tutte le occasioni, come quella che voi lions mi offrite questa sera di far capire questo concetto. Il dono, ha poi concluso Viti, per sua natura prevede la reciprocità. La relazione è parte del dono, anche quando parliamo di persone che non si conosceranno, ma vi assicuro che la relazione è forte e solida come quella che si può avere con un proprio famigliare, con un amico, perché di fatto il donatore è quella persona che dà la possibilità ad un’altra persona di poter sopravvivere, stiamo parlando di bambini come di adulti, di persone che possono pensare e sperare di avere un proprio progetto di vita. Dobbiamo continuare a coltivare la “scintilla del dono”, perché fermarsi e avere la possibilità di salvare una vita è veramente qualcosa di indescrivibile”.  

 


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