17 marzo 2023

Al Ponchielli I Virtuosi Italiani insieme a Pavel Berman portano sul palco un programma spumeggiante. Il formidabile violinista ha suonato sul suo Stradivari “Conte de Fontana”

Al Teatro Ponchielli un nuovo appuntamento con la Musica dello Spazio Spettacolare, la stagione primaverile che riunisce tutte le arti performative in un unico cartellone. Sul palco del teatro cittadino I Virtuosi Italiani con il violinista Pavel Berman insieme al suo inseparabile (e pregiatissimo) violino Stradivari “Conte de Fontana”. La storica orchestra, qui in organico cameristico di 12 elementi, si è confrontata con un programma folto e di difficile esecuzione che ha toccato diversi periodi storici dalla fine del ‘700 alla seconda metà del ‘900. La serata si è aperta con la Sonata III in Do Maggiore dalle Sei Sonate per archi di Gioachino Rossini. L’ensemble, come da partitura privo di viole, ha presentato fin da subito una buona compattezza sonora, figlia dei numerosi anni di esperienza di palco e di intesa. Caldo applauso all’ingresso di Berman che ha fin da subito portato l’asticella ancora più su nell’esecuzione del Cantabile in Re maggiore di Paganini, sostenuto con espressività e gusto esecutivo. È stata poi la volta dei Sei Capricci dello stesso Paganini nella difficile versione per violino e archi. Il virtuoso ha mostrato un’ottima tecnica e ha proposto con verve le vertiginose vette dello spartito con grande coerenza generale. Interessante, peraltro, ascoltare una volta tanto questa versione autografa con gli archi, difficilmente reperibile nei programmi di sala. Suggestivo il Quintetto per archi in Do maggiore di Luigi Boccherini, eseguito con linearità e finezza interpretativa. Al Concerto per archi di Nino Rota le dissonanze in partitura hanno trovato spazio in una buona connotazione dei piani sonori. Molto espressivo il primo violino Alberto Martini che tiene solidamente le briglie della storica compagine, partecipando con tutto il corpo all’interpretazione. A chiudere il nutrito programma due composizioni celebri di Pablo de Sarasate. Nella Zingaresca op.20 (versione per violino e archi) i Virtuosi hanno trovato una sintonia perfetta convincendo per nitidezza ed articolazione, sopratutto nell’allegro molto vivace. Travolgente l’esecuzione della Fantasia da concerto sulla Carmen op.25, con vette di grande virtuosismo in particolare da parte di Pavel Berman nell’uso dei cosiddetti armonici. Un concerto di elevata difficoltà culminato “in gloria”. Berman ha trovato spazio per momenti da “alieno”, mostrando tutto lo splendore della propria facilità tecnica, esplosa sul tema a terzine della Carmen di Bizet.
Applausi e bis: sempre di Pablo de Sarasate la celebre Romanza Andaluza, terza composizione della raccolta di sei Danze Spagnole op.22.

 

foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12 


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