16 giugno 2023

Al Ponchielli una Poppea da applausi inaugura il Monteverdi Festival 2023. Ottimo il cast vocale e l’Orchestra

Un Teatro Ponchielli delle grandi occasioni quello dell’inaugurazione del Monteverdi Festival. Oltre al bellissimo colpo d’occhio del pavimento a mosaico del foyer riportato a splendore, il folto pubblico ha potuto scattare una foto in un vero e proprio set fotografico in cui ottenere anche immediatamente la stampa del ritratto. 

Il sipario si apre su due colonne di marmo con in cima un capitello corinzio dorato, tre gradini ed un albero spoglio al centro del palco. Questa scena rimarrà immutata per tutta l’opera ed la vicenda si svolge interamente in questo ambiente a tinte di nero, schiarite soltanto dalla luminosità dei personaggi e dagli elementi dorati di colonne e di una sfera alla base delle colonne. In apertura il dialogo tra Amore, Virtù e Fortuna ben rese da Giorgia Sorichetti, Paola Valentina Molinari e Francesca Boncompagni

Divertente e indovinato il rapporto tra Poppea e la sua nutrice Arnalta. Candida Guida ha interpretato precisamente il proprio ruolo a metà tra il serio ed il faceto proponendo un ruolo vivace, espressivo, divertente, con un meraviglioso timbro scuro. Emozionante l’esecuzione di Oblivion soave, da manuale. 

Buona prova anche per l’Ottavia di Josè Maria Lo Monaco, intensa e appassionata fin dalle prime note di Disprezzata regina

Di impatto anche Federico Domenico Eraldo Sacchi che propone un Seneca potente e scenicamente riuscito. 

Roberta Mameli dimostra tutte le sue qualità artistiche portando in scena una Poppea entusiasmante, espressiva e perfettamente calata nel personaggio. Convince anche il Nerone di Federico Fiorio, dotato di un mezzo vocale molto interessante padroneggiato con sapienza e con gusto interpretativo. Bene anche Ottone (Enrico Torre) e Drusilla (Chiara Nicastro). Di livello, non è da sottovalutare, anche gli artisti con più di un ruolo comprimario: Luigi Morassi (Lucano, 2º famigliare, 1º soldato), Luca Cervoni (Liberto, 2º soldato, Console), Mauro Borgioni (Mercurio, 3º famigliare, tribuno, littore), Danilo Pastore (nutrice, 1º famigliare). 

Da un grande nome come quello di Pier Luigi Pizzi ci si aspettava forse una visione un po’ più dinamica del titolo. Invece le scene sono, come dicevamo, rimaste immobili ed immutate per tutte le tre ore e mezza di opera. Belli i costumi, non assimilabili ad alcuna epoca, caratterizzati da tessuti svolazzanti quasi impalpabili. La regia è stata per l’intera opera molto statica favorendo sicuramente la parte musicale, non castigata come accade spesso da regie movimentate che impediscono ai cantanti di mantenere tempo ed intonazione. L’Orchestra del Monteverdi Festival - Cremona Antiqua ha mostrato grande coesione, un suono pulito mai sovrastante. Particolare menzione va al clavicembalista Luigi Accardo, che ha sostenuto i numerosi recitativi con prassi impeccabile, gusto e precisione da incisione discografica. Antonio Greco guida con sicurezza una Poppea scorrevole, anche per merito dei diversi tagli apportati al libretto che hanno restituito una partitura sì un po’ più sfoltita ma egualmente coerente. Il Monteverdi Festival proseguirà nei prossimi giorni con un fitto calendario di appuntamenti in tutta la città. L’Incoronazione di Poppea torna al Ponchielli venerdì 23 giugno.

 


Foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12

Loris Braga


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti