All'insegna di Monteverdi l'inaugurazione della conclusione del primo lotto di lavori a palazzo Grasselli, futuro Conservatorio
Tutta all’insegna di Claudio Monteverdi l’inaugurazione della conclusione del primo lotto di lavori a palazzo Grasselli, destinato a diventare la sede del Conservatorio in una triangolazione che prevede, nel progetto di città illustrato dal sindaco Gianluca Galimberti, il museo archeologico in san Lorenzo, e il centro di restauro in palazzo Fodri, a cui è destinato ad aggiungersi il futuro museo diocesano. Introdotti dal sovrintendente della Fondazione teatro Ponchielli Andrea Cigni, Cristina Greco, Tea Irene Galli, Alessandro Simonato, Davide Pagliari e Riccardo Dernini hanno eseguito madrigali di Monteverdi e Giammatteo Asola, introducendo l’inaugurazione ufficiale lasciata al sindaco Galimberti, che ha ricordato le fasi che hanno preceduto l’attuale evento. Ad iniziare dall’eliminazione del palazzo dal piano delle alienazioni comunali, avvenuta sette anni fa, fino a definirne il futuro, una volta che ne è colta l’anima.
“Bisogna riempire i luoghi belli - ha detto Galimberti - di idee e progetti, ascoltare la storia degli edifici e ridare ad essi la loro anima. L’idea era quella di un palazzo destinato alla musica, alle master class ed ai convegni, una fucina di sviluppo per tutti”. Galimberti ha poi ringraziato tutti quanti si sono spesi nel recupero, dagli architetti Carletti e Donadio, a Renzo Rebecchi, Cesare Macconi, la Camera di Commercio, al Politecnico, agli architetti Grimoldi e Landi e molti altri, prima di ridare spazio ad un momento musicale curato dall’Istituto Superiore di studi musicali Monteverdi-Conservatorio di Cremona con Midori Kamishima, Francesca Tommaso e Isa Trotta con brani tratti dall’incoronazione di Poppea di Monteverdi.
foto Gianpaolo Guarneri Studio B12
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