12 novembre 2022

Ancora truffe via web, i Carabinieri delle Compagnie di Cremona, Crema e Casalmaggiore denunciano sette persone

Negli ultimi dieci giorni i Carabinieri delle Compagnie di Cremona, Crema e Casalmaggiore, al termine delle rispettive attività di indagine, hanno denunciato per truffa sette persone, cinque cittadini italiani e due cittadini stranieri, tutti con precedenti di polizia a carico, residenti nelle province di Caserta, Brescia, Verona, Venezia e Roma, ritenute responsabili di quattro truffe commesse con l’utilizzo del web.

Compagnia di Cremona

I militari della caserma di Soresina hanno ricevuto una denuncia nella quale la vittima, residente in un comune della zona, ha riferito di avere visto un prodotto di interesse sulle pagine di alcuni social. La vittima, che si è presentata a fine giugno nella caserma di Soresina, ha specificato di avere visto, su una pagina di un social, un generatore in vendita al prezzo di 250 euro più spese di spedizione e ha deciso di acquistarlo perché di suo gradimento e con un prezzo vantaggioso. Ha prima contattato il venditore con messaggistica istantanea e poi, ricevuto il numero di telefono, ha definito i termini dell’accordo per un prezzo complessivo di 300 euro. Il generatore sarebbe stato recapitato presso la sua abitazione entro breve tempo, dopo il pagamento dell’oggetto. Definito il tutto, la vittima è stata invitata a pagare tramite bonifico a un Iban che gli è stato fornito, cosa che ha fatto il giorno stesso informando il venditore e inviandogli copia del bonifico con messaggio. Il venditore lo ha informato che aveva spedito immediatamente il generatore e di attendere due giorni per l’arrivo a casa sua dell’oggetto. Ma due giorni dopo, non vedendolo arrivare, ha guardato sui social e ha visto che l’annuncio era ancora attivo. Con un altro numero di telefono ha quindi provato a contattarlo per avere informazioni, venendo a sapere che il generatore era ancora disponibile. Capito di essere stato truffato e non rimanendo altro da fare, ha presentato la denuncia che, attraverso Iban e numero di telefono usati dal truffatore, ha consentito ai Carabinieri di Soresina di individuare e denunciare un cittadino italiano di 38 anni, pluripregiudicato e residente nella provincia di Caserta.

Compagnia di Crema

I militari della Stazione di Soncino hanno denunciato per truffa tre cittadini italiani di 40, 67 e 23 anni, residenti nelle province di Roma, Venezia e Brescia, tutti con precedenti di polizia a carico. Nella sua denuncia presentata a fine settembre presso i carabinieri di Soncino la vittima ha riferito che alcuni giorni prima aveva inserito online un annuncio di vendita di un tavolo da biliardo al prezzo di 250 euro e che la moglie aveva ricevuto una telefonata di una persona che lo voleva acquistare e che chiedeva di eseguire subito le operazioni di pagamento e di togliere l’annuncio per evitare che qualche altra persona potesse acquistarlo.  

Al termine della trattativa l’acquirente ha chiesto all’inserzionista di recarsi presso un ATM di poste italiane e seguire le sue istruzioni per ricevere l’accredito della cifra pattuita. La vittima si è quindi recata presso un postamat, ma in realtà, anziché ricevere il denaro, ha effettuato nove ricariche postali a favore dei truffatori. Infatti, tramite istruzioni telefoniche ricevute dal presunto acquirente, è stato indotto a fare delle ricariche postepay perché l’interlocutore continuava a dirgli che le operazioni effettuate in precedenza non erano andate a buon fine. Dopo avere eseguito l’operazione richiesta per nove volte ed essendo al telefono con il truffatore che lo incalzava e non gli permetteva di vedere sul telefono le notifiche della sua home banking, ha dovuto lasciare il postamat per la fila di persone che si era creata dietro di lui. E solo a quel punto si è accorto, tramite l’app della sua banca, che aveva effettuato delle ricariche nei confronti dello sconosciuto per un totale di 2.250. Accortosi di avere inviato del denaro e di non aver ricevuto alcun accredito, ha presentato la denuncia i carabinieri di Soncino. Attraverso i numeri di telefono utilizzati dal truffatore e i numeri di carte postepay che sono state ricaricate dalla vittima, sono stati individuati due cittadini italiani e uno straniero, di 40, 67 e 23 anni, residenti nelle province di Roma, Venezia e Brescia che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per truffa.

Compagnia di Casalmaggiore 

I carabinieri delle Stazioni di San Daniele Po e Casalmaggiore hanno denunciato per truffa tre persone.

Nel primo fatto, sono due i denunciati. Entrambi cittadini italiani di 45 e 56 anni, residenti di provincia di Verona e Brescia ed entrambi pregiudicati. L’indagine ha preso avvio a seguito della querela sporta presso i Carabinieri di San Daniele Po alla fine di settembre da un uomo del posto che, nel navigare sui social network, ha notato una proposta di vendita di un trattorino tagliaerba al prezzo di 400 euro. Ha contattato il venditore e, una volta definiti i dettagli di pagamento e consegna, ha effettuato il pagamento dell’oggetto per la cifra pattuita mediante due ricariche postepay. Poi ha atteso per alcuni giorni l’arrivo del trattorino, ma non è mai arrivato. Quindi, ha provato a contattare il venditore, ma si era reso irrintracciabile non rispondendo più al telefono. Capito di essere stato truffata, la parte lesa ha presentato la denuncia presso la caserma di San Daniele Po che ha consentito ai militari di attivare le indagini e accertare che gli intestatari del numero di telefono presente nell’inserzione e delle carte postepay ricaricate erano i due uomini di 45 e 56 anni, con numerosi precedenti di polizia a carico dello stesso genere, che sono stati denunciati per truffa.

Per il secondo fatto, i Carabinieri della Stazione di Casalmaggiore hanno denunciato per truffa un cittadino straniero di 37 anni, residente in provincia di Roma.

I militari hanno ricevuto la denuncia del raggiro da parte di un uomo del posto che a fine luglio scorso ha risposto a un’inserzione, presente su un sito di vendite online, che proponeva in vendita del pellet a un prezzo molto conveniente, con spedizione della merce entro breve tempo. 

La vittima, dopo aver contattato il numero telefonico fornito nell’annuncio, ha deciso di comprare 975 kg di pellet al prezzo propostogli di 460 euro circa e gli è stato fornito un Iban verso il quale effettuare un bonifico bancario. La vittima ha quindi effettuato il pagamento all’Iban che gli era stato comunicato. Il finto venditore ha quindi rassicurato l’acquirente che avrebbe inviato il bancale di pellet entro due settimane, ma in realtà, trascorso quel tempo, alla vittima non è arrivato nulla. Ha provato a ricontattare il venditore per avere spiegazioni o per avere indietro il denaro, ma il venditore ha smesso di rispondere alle chiamate e ai messaggi della vittima che, capito quanto accaduto, si è arresa di fronte all’evidenza che il presunto venditore lo aveva truffato e si era reso irreperibile senza effettuare la spedizione. Quindi, ha presentato la querela e hanno avuto inizio gli accertamenti.

Le conseguenti verifiche che i Carabinieri di Casalmaggiore hanno svolto sull’intestatario dell’Iban e del telefono contattato per l’acquisto hanno permesso di svelare l’identità del truffatore che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.


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