29 novembre 2024

Andrea Chénier questa sera in scena al Ponchielli. L'opera di Umberto Giordano ha la regia di Andrea Cigni

Al teatro Ponchielli è tutto pronto per la rappresentazione dell’opera di Umberto Giordano: Andrea Chénier (Opera lirica in quattro quadri su libretto di Luigi Illica; prima rappresentazione assoluta Milano Teatro alla Scala: 1896; prima rappresentazione cremonese; Teatro Ponchielli: 1897). Il sipario si alzerà stasera, venerdì 29 novembre, alle ore 20. Replica domenica 1° dicembre ore 15.30. Si tratta del nuovo allestimento Coproduzione Teatri di OperaLombardia, Teatro Verdi di Pisa, Teatro del Giglio di Lucca e Teatro Sociale di Rovigo: regia di Andrea Cigni.

Sul podio, a dirigere l’Orchestra I Pomeriggi Musicali, il maestro Francesco Pasqualetti. Il Coro Operalombardia è affidato al maestro  Massimo Fiocchi Malaspina.

Personaggi ed interpreti: Andrea Chénier: Angelo Villari; Carlo Gérard: Angelo Veccia; Maddalena di Coigny: Maria Teresa Leva (29/11) e Federica Vitali (1/12); Bersi: Shay Bloch; La Contessa di Coigny/Madelon: Alessandra Palomba; Roucher: Alessandro Abis; Pietro Fléville/ Mathieu: Fernando Cisneros; Un Incredibile/ L'Abate poeta:  Marco Miglietta; Fouquier Tinville/ Schmidt: Gianluca Lentini; Il maestro di casa/Dumas: Davide Cucchetti.

Chiudono la locandina le scene di Dario Gessati, le coreografie di Isa Traversi; i costumi di Chicca Ruocco; le luci di Fiammetta Baldiserri. Assistente alla regia Luca Baracchini; assistente alle scene Maddalena Moretti; assistente ai costumi Federico Ghidelli.

LA TRAMA

Quadro primo

Castello di Coigny nella serra del maniero. La Contessa di Coigny dà una festa nel suo castello. Il giovane servitore Gérard, a sua volta figlio di un servo della famiglia, sta preparando gli addobbi della sala. Rimugina fra sé l'odio per la sua condizione servile e i suoi padroni. Salva solo la contessina Maddalena, ne è segretamente innamorato. Arriva il poeta Andrea Chénier, criticato dalla Contessa e irriso da Maddalena. L’artista difende e i suoi valori rivoluzionari e prega Maddalena di non dimenticare un sentimento gentile come l'amore. La giovane colpita dalle parole di Chénier lascia la festa. Nel castello entra un gruppo di mendicanti introdotto da Gérard che viene redarguito dalla contessa. Lui sdegnato si toglie la livrea e si allontana con il padre. La festa riprende e gli invitati tornano a ballare. 

Quadro secondo

Parigi: vicinanze del ponte Peronnet. Robespierre imperversa. Chénier, è caduto in disgrazia con il governo rivoluzionario. È seguito dal personaggio "Incredibile" su ordine di Gérard: divenuto ormai un capo della rivoluzione. Il poeta Chérnier intanto riceve lettere da una donna che gli chiede protezione: è Maddalena di Coigny. I rivoluzionari le hanno ucciso la madre. Ed è costretta a vivere nascosta, ridotta in povertà. La nobile riceve aiuto dalla serva Bersi che guadagna da vivere, per entrambe, facendo la prostituta. Chénier, prima di fuggire perché ricercato, vuole conoscere la donna che gli scrive. La incontra vicino ad un ponte. Chénier riconosce subito Maddalena. Fra scoppia l'amore. Improvvisamente, avvertito dall'"Incredibile", arriva Gérard, ancora innamorato di Maddalena. Si accende un duello tra i due e la donna scappa. Chénier ferisce il rivale e questi, riconoscendolo, per amore di Maddalena, lo consiglia di fuggire assieme alla donna che ama- Al popolo che accorre dichiara di non conoscere l'uomo che lo ha ferito.

Quadro terzo

All’interno del tribunale rivoluzionario. Gérard, ormai guarito, cerca di convincere la folla a fare donazioni per la guerra. L'"Incredibile", rimasto da solo con Gérard, lo esorta a consegnare Chénier presso il tribunale rivoluzionario, sapendo che la notizia della sua condanna si spargerebbe velocemente arrivando alle orecchie di Maddalena. Gérard esita: è incerto e deluso: è diventato da servo dei nobili a servo della Rivoluzione. Maddalena si presenta al Tribunale, e, dopo una tentata violenza, si offre al suo ex servo perché salvi la vita di Chénier. Gérard, si commuove e le promette di salvare la vita del poeta. Ritratta la denuncia contro il poeta, ma il pubblico accusatore Antoine Quentin Fouquier-Tinville, la ribadisce. Chénier e altri prigionieri sono condannati a morte.

Quadro quarto

La prigione. Andrea Chénier si appresta a morire e scrive i suoi ultimi versi. Aiutata da Gérard, Maddalena corrompe una guardia e riesce a parlare con il suo amato poeta. Quando, all’alba, i soldati prelevano i condannati, la donna si sostituisce alla prigioniera: Idia Legray.I due si avviano sereni incontro alla morte. In un angolo Gérard piange. Nelle mani ha il biglietto scritto da Robespierre come risposta alla sua richiesta di grazia "Perfino Platone bandì i poeti dalla sua Repubblica".

musicologo

Roberto Fiorentini


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti