Appalto SAAP, Novità a Cremona, Lega e FI avanzano l'ipotesi del danno erariale: "Errori da parte del Comune. L'amministrazione dovrà pagare le spese per la sconfitta davanti al Tar"
Danno erariale. È questa l’ipotesi che i consiglieri comunali Alessandro Portesani, capogruppo di Novità a Cremona, Jane Alquati, capogruppo Lega Lombarda Salvini Premier, e Andrea Carassai, capogruppo Forza Italia, mettono nero su bianco in un’interrogazione a risposta scritta presentata all’Ufficio di Presidenza del Comune di Cremona. La vicenda è nota: è la sconfitta subita dal Comune di Cremona davanti ai giudici del TAR e la conseguente condanna al pagamento delle spese legali che l’Amministrazione dovrà sostenere per la causa giudiziaria relativa all’appalto SAAP.
I tre capigruppo scrivono nell’atto ispettivo: “Se l’Amministrazione abbia avviato una valutazione interna circa la possibile configurabilità di danno erariale derivante da colpa grave di amministratori, dirigenti o del Segretario generale; se sia stata verificata l’eventuale responsabilità per colpa grave di amministratori o dirigenti comunali nella gestione della procedura di gara e del contenzioso”. Ma non solo: “Chiediamo – aggiungono i rappresentanti della minoranza – se l’Amministrazione non ritenga opportuno trasmettere la vicenda alla Corte dei Conti per le valutazioni di competenza”. Ed infine: “quali misure intenda adottare per prevenire in futuro contenziosi analoghi, rafforzando i controlli interni di legittimità e responsabilità, anche attraverso una maggiore assunzione di responsabilità del Segretario generale”.
“Con sentenza del TAR di Brescia – ricordano ancora i tre capigruppo – è stata annullata l’aggiudicazione del servizio SAAP alla cooperativa Progetto A, accogliendo il ricorso delle cooperative cremonesi (capofila Cosper). La stessa sentenza ha condannato il Comune di Cremona, in solido con Progetto A, al pagamento delle spese legali quantificate in circa 29.000 euro, attualmente riconosciute come debito fuori bilancio e poste a carico dell’ente. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha ritenuto che la stazione appaltante avesse commesso errori manifesti e macroscopici nella valutazione dell’offerta, tali da rendere palese la sua inattendibilità complessiva. Errori che, secondo Portesani, Alquati e Carassai, configurano gravi ed evidenti responsabilità imputabili a colpa grave della stazione appaltante, ovvero del Comune”.
“Non vogliamo – concludono – che la spesa di circa 29.000 euro gravi, senza alcun intervento, interamente sui cittadini cremonesi, pur essendo derivata da errori elementari e quindi evitabili da parte della stazione appaltante”.
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commenti
Pasquino
25 agosto 2025 16:27
In altre parole
Siete degli incapaci sarebbe meglio andiate a casa ?
Sembrerebbe così !