15 ottobre 2021

Applausi per un Ponchielli cameristico nel ridotto del teatro con Federica Zanello, Giovanna Polacco e Stefania Mormone

Gia nell’800 era d’uso tenere momenti musicali nei salotti borghesi, una forma di intrattenimento cameristico divenuto anche fenomeno di costume oltre che di diffusione della cultura musicale. Il repertorio scelto per questi momenti di “beneducate frivolezze” spaziava da brani scritti appositamente per organici piccoli o solista con pianoforte, o trascrizioni da opere. Particolare menzione per quest’ultime, sembrerà banale ricordarlo ma all’epoca non c’erano a disposizione dischi o surrogati per ascoltare un’opera, e gli unici modi per sentirne una richiedevano lunghi spostamenti in carrozza. Alternativa per avere un’anteprima dell’opera era usare le trascrizioni per canto e pianoforte, che permettevano con un po’ di immaginazione di farsi un’idea della nuova composizione dei compositori in voga. Era fra le mode dell’epoca quella di riuscire a proporre nel proprio salotto arie o romanze di opere ancora non giunte al teatro più vicino.

Con questo spirito di elegante convivialità ci accomodiamo nel suggestivo salotto preparato dal Teatro Ponchielli e curato dal Centro Studi “Amilcare Ponchielli”, dove il soprano Federica Zanello, la violinista Giovanna Polacco e la pianista Stefania Mormone hanno proposto un vero e proprio salto nel tempo con un interessante repertorio cameristico di Moda Cremonese. Il programma ruota attorno a Ponchielli, ai suoi allievi ma anche a compositori suoi contemporanei.

Federica Zanello affronta questo programma con un’acustica diversa dal teatro, portandola in alcuni casi a spingere un po’ troppo sacrificando invece talvolta i delicati pianissimi presenti in partitura. Il suo timbro squillante, la sua disponibilità vocale e l’attenzione alla prassi la porta in ogni caso ad una prova di assoluto livello. Particolarmente acclamata “È strano…ah forse è lui” da Traviata di Giuseppe Verdi.

Giovanna Polacco affronta a sua volta brani di Ponchielli, Faccio, Ricordi (sotto lo pseudonimo di Jules Burgmein), Mascagni e Bossi. La violinista ha un suono delicato, tondo nel registro grave, un po’ più sottile e dal vibrato molto rapido nelle note acute e pur tradendo qualche piccolissimo problema di intonazione in alcuni passaggi un po’ ostici, ha proposto il repertorio cameristico nel perfetto stile del “salotto” assumendo anche un’ottima intesa con la brava Stefania Mormone, che al pianoforte ha saputo sostenere le due soliste senza mai prevalere ma allo stesso tempo senza mai far mancare la propria presenza. Bis per tutte e tre le protagoniste della serata con “Voga sull’onda placida”, brano cameristico dell’illustre concittadino Ponchielli.

 

Sala da tutto esaurito e numerosi applausi hanno coronato giusto tributo ad una bella serata nell’elegante Salotto del Teatro. Appuntamento al prossimo concerto cameristico del Centro Studi “Amilcare Ponchielli” di Domenica 17 ottobre, sempre nella deliziosa cornice del Ridotto del Teatro.

Loris Braga


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