16 marzo 2021

Approvata al Pirellone revisione Piano Cave. Evitato contenzioso, ma è critico il M5S

Approvata oggi al Pirellone la Revisione del Piano cave provinciale di Cremona per il settore merceologico sabbia e ghiaia per il decennio 2016 – 2026. Commenta il consigliere regionale del Carroccio Federico Lena«La proposta di revisione del Piano cave approvata oggi riguarda sostanzialmente l’inserimento di un nuovo ambito estrattivo (ATEg36) e la ridistribuzione dei volumi estraibili di ghiaia e sabbia per un migliore adeguamento alle richieste del mercato locale». 

«In particolare», spiega Lena, «dopo una serie di audizioni in Commissione Ambiente al Pirellone con la Protezione civile ed un confronto tra Provincia e Comune di Crema, che chiedeva la revisione complessiva del Piano al fine anche di evitare un contenzioso legale, abbiamo introdotto nuove misure di mitigazione. Una di queste riguarda una fascia di mitigazione a bosco planiziale nell’area a sud della cava a confine con il “Bosco Giordana” nonché prescrizioni per lo studio idrogeologico che salvaguardino questa realtà».

«Un lavoro importante quello avanzato in Commissione Ambiente», conclude il consigliere leghista, che tuttavia avrebbe potuto essere svolto durante già durante l'adozione del Piano se il Comune di Crema in sede di istruttoria regionale avesse sollevato le proprie richieste , che non sono invece pervenute. In ogni caso, Regione Lombardia oggi ha risolto anche questo problema, superando una diatriba tra Comune di Crema e Provincia».

Non così il M5S, che attacca: “È con forte disappunto che guardo alla direzione intrapresa dalla Giunta nei confronti della revisione del piano cave di Cremona. Oggi Regione ha dimostrata la non volontà di sollecitare la Provincia ad adottare una revisione tempestiva ed efficace su un tema tanto importante per tutta la provincia di Cremona”. Esordisce Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia, il quale ha poi aggiunto: “Come ho già ribadito diverse volte si tratta di un piano vecchio di 10 anni, che non tiene conto del calo della richiesta di materiale né considera gli effetti negativi che un’eventuale nuova cava, inserita in una zona molto delicata sotto un profilo ambientale di Crema, potrebbe causare”.

Il consigliere regionale, dopo aver ribadito la sua posizione contraria alla questione, ha poi evidenziato: “Non si tratta di istanze di natura politiche, ma di istanze reali e concrete che riguardano i cittadini e la salute ambientale che il centro Destra dovrebbe avere a cuore. Il territorio - ha poi ribadito Degli Angeli - non può diventare una groviera e non si possono mettere a rischio zone delicate e importante dal punto di vista ambientale. Mi preoccupa molto il fatto che Regione Lombardia non si sia fatta garante di una tale tutela ambientale ma abbia accettato a scatola chiusa la decisione della giunta provinciale, sostenuta dai consiglieri provinciali del Pd”.



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