Approvato dalla Giunta il progetto “Polizia di Comunità”, proseguiranno i servizi di prossimità dei vigili di quartiere nelle aree di proprietà dell’ALER
Polizia di Comunità. E’ questo il nome del progetto, finalizzato al miglioramento dell'attività di prevenzione del degrado e per la promozione di associazioni spontanee di cittadini residenti negli immobili di proprietà dell’ALER, approvato oggi dalla Giunta su proposta dell’Assessore alla Sicurezza Barbara Manfredini.
Nel gennaio 2020 il Comune di Cremona ha sottoscritto un accordo in tal senso con Regione Lombardia e l'Azienda Lombarda di Edilizia Residenziale di Brescia, Cremona e Mantova. Alla luce degli importanti risultati sino ad ora raggiunti, l’obiettivo del progetto “Polizia di Comunità” è proseguire le azioni già intraprese e che riguardano i servizi di polizia stradale e di prossimità all'interno delle aree di edilizia residenziale pubblica di proprietà ALER da parte della Polizia Locale.
Si tratta di azioni che interessano i quartieri dove vi è una maggiore concentrazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, Cambonino, Zaist, Giuseppina e San Felice, ai quali si aggiunge ora anche Borgo Loreto dove sono state di recente installate due telecamere di videosorveglianza.
Le attività di polizia di prossimità e di comunità della Polizia Locale sono da sempre orientate all'ascolto dei cittadini attraverso 13 punti di ascolto nei quartieri, attuando momenti di integrazione con i soggetti e le agenzie sociali del territorio, coinvolgendoli nelle problematiche di sicurezza urbana grazie al “Controllo del vicinato", così da promuovere una rete sociale attiva.
Grazie al progetto approvato proseguiranno pertanto i servizi di prossimità dei vigili di quartiere nei seguenti ambiti: gestione dei conflitti e delle problematiche di convivenza, attività svolta in collaborazione al Settore Politiche Sociali attraverso la presenza dei tutor condominiali, importanti figure educative di supporto; contrasto all’irregolare conferimento dei rifiuti e all’abbandono incontrollato nelle pertinenze delle unità abitative; rispetto delle norme di circolazione stradale all’interno delle aree condominiali ed in particolare nei viali di collegamento e nelle aree di parcheggio; rimozione dei veicoli abbandonati che creano problemi ambientali e di sicurezza urbana; contrasto alle inciviltà e ai danneggiamenti di beni comuni; controllo di occupazioni abusive e collaborazione per le decadenze.
“La presenza continua del vigile di quartiere rappresenta e continua a rappresentare non solo un punto di riferimento per i residenti per le varie e contingenti necessità quotidiane, ma la volontà di affermare un principio fondamentale, cioè che l' esigenza di tutela del bene comune non possa più prescindere da un attento presidio dei luoghi, nonché da una specifica attenzione nei confronti delle persone, delle famiglie e delle loro esigenze. Solo in tal modo si riesce a garantire un servizio teso al mantenimento della legalità, intesa soprattutto come vivibilità urbana”, dichiara al riguardo l’Assessore Barbara Manfredini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti