20 dicembre 2025

Aria: Arpa Lombardia, ecco una fotografia del 2025. Male Soresina, unica in Lombardia a superare la soglia del PM2.5. Trend in miglioramento, ma Cremona sfora per 44 giorni la soglia PM10

Com'è stata a Cremona la qualità dell'aria nell'anno che si sta concludendo? Secondo Arpa Lombardia, i dati raccolti dal 1° gennaio al 18 dicembre dalle centraline di rilevamento certificate confermano anche per il 2025 il trend complessivamente in miglioramento registrato negli anni precedenti, anche se permangono alcune situazioni critiche, come il caso di Soresina, dove il valore limite di PM2.5 (media di 25 microgrammi per metrocubo) registrato dalla centralina ha segnalato l'unica eccezione in negativo del territorio lombardo con un valore medio di 27 µg/m³ (l’anno scorso si era invece fermata al valore limite), quindi attestandosi oltre il valore limite.

Ma cos'è il PM 2.5? Si tratta del particolato atmosferico fine, composto da particelle solide e liquide con diametro inferiore a 2,5 micrometri, estremamente piccole e invisibili, che quindi possono penetrare in profondità nei polmoni e nel circolo sanguigno, causando gravi problemi respiratori, cardiovascolari, neurologici e aumentando il rischio di tumori, derivanti principalmente da traffico, industria e riscaldamento, e rappresenta una delle maggiori minacce per la salute umana. E' più pericoloso del PM10 proprio perché, essendo più piccolo, ha maggiore profondità di penetrazione. Il PM10, sebbene dannoso, tende a depositarsi nelle vie aeree superiori, causando problemi respiratori e cardiovascolari. 

I dati di Arpa Lombardia restituiscono una fotografia del numero di giorni di superamento degli inquinanti dell'aria nelle province lombarde.

Per quanto riguarda la provincia di Cremona, dal 1° gennaio al 18 dicembre, questi i dati:

  • soglia limite del PM10 (50 microgrammi al metrocubo) è stata superata per ben 44 giornate, (64 di Milano, 47 a Lodi, 46 a Monza, 34 a Mantova, 33 a Pavia, 26 a Brescia, 22 a Bergamo, 17 a Lecco, 13 a Sondrio, 8 a Como, e 3 a Varese);
  • soglia limite del PM2.5 (25 microgrammi per metrocubo) - Soresina 27  µg/m³ e Cremona 22  µg/m³ (Monza 25 µg/m³, Lodi e Milano 21 µg/m³, Pavia 20 µg/m³, Brescia 19 µg/m³, Bergamo e Sondrio 16 µg/m³, Mantova e Como 15 µg/m³, Varese e Lecco 13 µg/m³);

 

  • soglia limite NO2 (40 microgrammi per metrocubo), Cremona 22 µg/m³ (Milano e Brescia 38 µg/m³, Como 30 µg/m³, Lecco 28 µg/m³, Bergamo, Lodi e Pavia 25 µg/m³, Monza 24 µg/m³, Mantova 21 µg/m³, Sondrio 20 µg/m³ e Varese 17 µg/m³. L’unica stazione attualmente prossima al limite in Lombardia è quella di Cinisello Balsamo, che si prevede raggiungerà i 41 µg/m³)

Leggendo questi dati, Arpa conferma che a livello regionale, come per gli anni precedenti, nel 2025 sarà rispettato ovunque il limite annuale per il PM10 (40 microgrammi per metrocubo, µg/m3) con concentrazioni che nella maggior parte delle città capoluogo saranno paragonabili o inferiori a quelle registrate nell’anno 2024.

Permarranno ancora superamenti del limite sul numero di giornate con concentrazione media superiore a 50 microgrammi per metrocubo ma, in buona parte della rete, la situazione sarà - con buona probabilità - in miglioramento o, al più, sugli stessi livelli dell’anno scorso. Solo in un numero limitato di stazioni (tra cui quella di Milano Viale Marche, in controtendenza rispetto anche alle altre stazioni del capoluogo lombardo) potrebbe essere registrato un aumento rispetto al 2024, in un trend su base pluriennale comunque in diminuzione.

Buone notizie anche per il biossido di azoto (NO2), che non ha, ad oggi, superato la media annuale di 40 microgrammi per metro cubo (soglia prevista dalla normativa) in nessuna città capoluogo anche nelle stazioni ad alta densità di traffico, come a Milano Viale Marche e a Brescia Via Turati, che fino a due anni fa avevano registrato il superamento dei limiti. Permarrà probabilmente un solo sforamento, nella stazione di Cinisello Balsamo, dell’agglomerato milanese dove la media del periodo 1° gennaio- 18 dicembre è prossima a 41 µg/m³.

Il solo inquinante che ancora non presenta andamenti chiari nel tempo è l’ozono, che supera in modo diffuso i target previsti dalla normativa.

Il trend positivo dovrà comunque continuare nel tempo, anche alla luce della direttiva europea 2024/2881, che fissa obiettivi ambiziosi, più bassi rispetto agli attuali, ed alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per molti parametri ancora più stringenti.

 

Michela Garatti


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