13 febbraio 2023

Armadietti per la fibra, telecamere, ricarica elettrica delle auto, perfino pubblicità. Così si rovina un angolo antico di Cremona tra Cittanova e S.Agata

Della piazza non ha neppure il nome (piazza Sant'Agata?, piazza Cittanova?) ma l'attuale situazione dello slargo tra via dei Mille, corso Garibaldi, via Trecchi è davvero imbarazzante. Nei giorni scorsi abbiamo messo in rilievo le 32 (trentadue!) vetrine spente (leggi qui) in corso Garibaldi, segno evidente di una crisi del cuore di Cremona che ha origini lontane (fin da quando si è deciso di creare l'effetto ciambella, con un buco al centro e la viabilità e i centri commercianti attorno alla città) ma l'attuale amministrazione non ha fatto nulla per invertire la rotta, anzi l'ha incrementata portando attorno alla circonvallazione cittadina supermercati e centri commerciali (con altre aree già ipotecate leggi qui), sprecando anche occasioni di presunte rigenerazioni urbane (vedi i totem e le bandierine appese).  Perchè non partire dalla riqualificazione di questa piazza che ha uno dei monumenti più importanti di Cremona, il Cittanova (in attesa di riapertura ormai da tanti anni) e la chiesa di Sant'Agata? E invece ecco qua, e le fotografie lo dimostrano: auto parcheggiate, 7 armadietti per la fibra, l'edicola chiusa, perfino un triangolo pubblicitario davanti a un monumento del 1200, una ricarica per le auto elettriche con tanto di luce blu, i pali per le telecamere. E' questa la rigenerazione, cioè cancellare il passato con un mix di orrori? Eppure l'importanza straordinaria di Palazzo Cittanova, palazzo pubblico riconducibile alla tipologia del Broletto. La struttura è interamente in cotto ed ha una pianta quadrangolare dalle dimensioni imponenti con un porticato archiacuto a piano terra e una serie di quattro finestre trilobate al primo piano con una copertura merlata a spioventi (in origine erano a coda di rondine, ghibellini). Che il Palazzo Cittanova sia stato costruito di fronte a Sant'agata non è certo un caso. Qui infatti si voleva anticamente riprodurre dal punto di vista architettonico la straordinaria configurazione della nostra piazza maggiore che da otto secoli vede fronteggiarsi la Cattedrale e il vero Palazzo comunale di Cremona. Dunque un pezzo della nostra storia purtroppo lasciato in questo stato.


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commenti


François

13 febbraio 2023 12:01

Avete dimenticato la parabolica che occhieggia dalla finestra accanto a Sant'Agata: una spruzzata di Balcani nel cuore di Cremona...

L'innominato

13 febbraio 2023 13:08

Città in mano a incapaci incompetenti supponenti personaggi inutili e dannosi prima vanno via meglio sarà
10 anni di distruzione totale

Gio

13 febbraio 2023 15:36

Sono delle bestie.....

Giorgio

13 febbraio 2023 15:37

Nemmeno un briciolo di buon senso. Ma anche chi autorizza......cosa autorizzi?????

BennjConfe

13 febbraio 2023 18:03

Confermo totalmente quanto contenuto nella articolo.Si vergognino Sindaco e Giunta e diano le dimissioni!