8 febbraio 2023

Corso Garibaldi, altra chiusura: tocca a Boneswinner. Fa impressione la sequenza di una trentina di saracinesche abbassate. In arrivo altri abbandoni

L'ultima chiusura annunciata è quella di "Boneswimmer", tutto per il nuoto. Quinto addio in pochi mesi su corso Garibaldi, l'antica strada cremonese del commercio. Secondo alcuni commercianti della zona, almeno altri due negozi abbasseranno le saracinesche nelle prossime settimane portando a una trentina le vetrine spente in quella che anticamente era la strada dei commercianti (tant'è che finanziarono persino l'idea della "città nuova"). A fine gennaio ha chiuso i battenti Upside-down, altri vetrine si erano spente nelle settimane precedenti. E la situazione stringe il cuore.

La serie di fotografie realizzate da Gianpaolo Guarneri mostrano le tante saracinesche abbassate, una trentina, lungo il chilometro della antica Strata Magistra indicata nella pianta del Campi. Una grande tristezza per chi in questa strada ha camminato, ha vissuto o ha lavorato. In una lettera pubblica di una commerciante cremonese (Claudia Monteverdi), scritta insieme all'architetto Massimo Terzi qualche anno fa, si metteva in risalto la deriva del Corso al quale non si è voluto porre rimedio e, mostrando una antica cartolina di Cremona, si evidenziava: "Guardate che dignità, sobrietà e civiltà dell’abitare aveva questo tratto di corso Garibaldi, davanti all’ex cartoleria Moschetti, agli inizi del Novecento.Facciate ben mantenute, balconi adornati da fiori, tendoni con tinte omogenee (perlopiù di color rosso mattone) che riparano gli esercizi commerciali e consentono di passeggiare al riparo dal sole, marciapiedi a filo strada con  pendenza della strada verso il centro. Le trottatoie centrali permettono di agevolare il solo traffico dei pochi mezzi in transito di allora. -  Gli acciottolati garantiscono il facile drenaggio delle acque piovane e reflue di vario tipo consentendo alla strada di respirare.
Ed ancora: "Confrontate questa immagine con quella sciatta, grossolana, disordinata ed anonima che il Corso offre oggi (per non parlare del tratto precedente da San Luca a Sant’Agata). Povero Corso Garibaldi, cuore malato di una Cremona storica che si sta dissolvendo! Che squallore!
Qui la città diventa paese. I vecchi abitanti, quelli che si ricordano com’era, quando forse era meno “finta glamour ”, ma occasione di una vivacità più vera ed autentica, ci soffrono e fatalisticamente attendono la sua riabilitazione...". 

Attesa finora vana dopo quell'assurda saga delle "onde blu" passata per riqualificazione urbana alcuni anni fa. Il rifacimento successivo del fondo stradale non è certo servito a un rilancio. La chiusura di tante botteghe storiche anche per il caro affitti, la poca attrattività e soprattutto la scarsa propensione dei cremonesi ad utilizzare corso Garibaldi per lo shopping e il passeggio (complice anche una illuminazione davvero scarsa e "poco" artistica) ne hanno decretato la crisi. Certo riaprirà la casa di Stradivari ma basterà al rilancio del corso che da corso Campi arriva fino a porta Milano?

Il servizio fotografico è di Gianpaolo Guarneri (FotoStudio B12)


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commenti


Mariateresa

9 febbraio 2023 08:38

Ho letto con grande dispiacere l'articolo che commenta con grande realismo la situazione di fatto e una tendenza di alcuni anni, che non si è provato ad invertire. Ricordo quando da ragazza, circa 30 anni fa, il sabato pomeriggio in galleria XXV aprile non riusciva neanche a passare per l'affollamento.
Mi domando, da non esperta, forse si è decentrato troppo?: negozi e cinema nei centri commerciali, troppi supermercati, verde non curato sporcizia....E poi si vuole il turismo.....

Boneswimmer

9 febbraio 2023 10:43

Certo che la nascita dei centri commerciali di certo non aiuta noi piccoli commercianti,dei parcheggi estremamente cari vogliamo parlarne, perché mai una per venire in città andare acquisti deve pagare caro un parcheggio quando al centro commerciale e gratuito????
Grazie alla gestione della città a questa giunta attuale.Premetto io sono diventata cremonese da quattro anni, Cremona mi piace tantissimo e non la lascerò, le scelte politiche non mi appartengono, parlo da persona con un sogno infranto da tutto l'insieme, ma ci sono realtà (vedi Treviso) senza centro commerciali attorno ,ha un centro VIVO ,ATTIVO, CON UN SACCO DI BEI NEGOZI E LAVORANO!!!!

Monica

9 febbraio 2023 14:53

Pienamente d'accordo. Il nostro centro è parlo di tutti i Corsi potrebbero diventare centri commerciali a cielo aperto . Evitare magari affitti esorbitanti. In collaborazione con il comune trovare soluzioni che vadano bene per tutti....non è così difficile. Ricordatevi che volere è potere. Pensate la prima città che diventerebbe un bellissimo centro commerciale...non è utopia basta volerlo

Monica

9 febbraio 2023 14:54

Pienamente d'accordo. Il nostro centro è parlo di tutti i Corsi potrebbero diventare centri commerciali a cielo aperto . Evitare magari affitti esorbitanti. In collaborazione con il comune trovare soluzioni che vadano bene per tutti....non è così difficile. Ricordatevi che volere è potere. Pensate la prima città che diventerebbe un bellissimo centro commerciale...non è utopia basta volerlo

Emanuela

11 febbraio 2023 07:35

È da almeno 30 anni che assisto alla lenta inesorabile morte della città di Cremona, senza dare colpa al covid , è come combattere contro i mulini a vento
Anche i commercianti che hanno tentato di costruire una rinascita si sono dovuti arrendere alla poca lungimiranza, ma anche creatività d'impresa nella gestione di questa mia povera città
Amareggiata