1 dicembre 2025

Aspettando l'Opera: patrioti e archeologi per la prima de "I Puritani" al Teatro Concordia. Protagonista assoluta la "pasionaria" risorgimentale Elisabetta Beltrami Barozzi

Dopo la prima a Parigi, al Théâtre Italien il 24 gennaio 1835, I Puritani, opera in tre parti di Vincenzo Bellini su libretto di Carlo Pepoli, arrivò al Teatro Concordia di Cremona nella stagione di Carnevale del 1839. Ci saranno altre riprese, nel XIX secolo, nel '43, nel '56, nel ì69; l’ultima nel primo anno del Novecento. Ora torna sul palcoscenico del teatro cremonese giovedì 4 dicembre ore 20 e in replica sabato 6 dicembre ore 16. 

Di quella prima ‘cremonese’ personaggio assoluto, per la storia della lirica locale, fu il soprano Elisabetta Beltrami Barozzi: nel ruolo di Elvira. Era nata a Venezia nel 1818 dove poi morirà nel 1909. Oltre che cantante lirica e autrice di testi per musica, fu una fervente patriota, diventò, nel 1848, eroina dei moti risorgimentali di Cremona. Tra le opere ricordate anche l’ Inno di guerra per gli Italiani su parole del poeta Ferragni. Un incipit già fortemente narrativo: Fratelli accorrete; già squilla la tromba.  La composizione fu eseguita a Cremona il 2 aprile 1848 in occasione dell'entrata delle Truppe Piemontesi guidate da Sua Maestà il Re Carlo Alberto. Nel 1848, anche Giuseppe Verdi, guarda caso su testo di Goffredo Mameli autore di Fratelli d’Italia, scrisse un brano dal titolo Grido di guerra: inno popolare. Altra composizione della Beltrami Barozzi di interesse cremonese la cantata Nel giorno onomastico della nobilissima donna Teresa Trecchi-Araldi. Una famiglia, quella dei conti Trecchi, assolutamente vicina agli ideali risorgimentali.  Tra le altre opere di Elisabetta, i repertori ricordano Preghiera ; Elisa fu l’autrice anche dei versi della composizione. La Beltrami apparteneva ad una famiglia di artisti. Per questa ragione si accostò alla letteratura e alla poesia. Ma soprattutto amava la musica. È stata nuora del litografo cremonese Giovanni Beltrami, artista particolarmente apprezzato da Napoleone. Su figlio, Eugenio, diventò un matematico assai conosciuto. 

Altro protagonista di quella prima de I puritani fu il tenore Pietro Rossi Cicerchia. Anche lui non fu solo un rinomato esecutore, aveva un’ottima voce. Svolse anche un’intensa attività di archeologo e di musicologo. Nato nel 1814 a Palestrina (vicino a Roma), compì i suoi studi con l’abate Giuseppe Baini, uno dei più grandi studiosi di Giovanni Pierluigi da Palestrina: il più grande polifonista del XVI secolo. Lo stesso Baini era stato il precursore degli studi palestriniani con l’avvio dell’Opera Omnia.  Cicerchia esordì a 24 anni ne La Cenerentola di Gioacchino Rossini al teatro Valle di Roma, dove rimase a lavorare per alcuni anni. La sua attività artistica proseguì nei teatri di Napoli, Palermo, Cremona. Poi all’estero: Pietroburgo, Mosca e Berlino. 

Giuseppe Guscetti fu il primo basso cantante. Nel 1834 una delle sue prime interpretazioni belliniane: Norma, al Teatro d'Apollo di Venezia e sempre in quell’anno anche il melodramma Adele, ed Emerico, ossia Il posto abbandonato musica di Saverio Mercadante, libretto di Felice Romani.  L’anno successivo (1835) è segnalato a Verona al teatro Filarmonico ne La fidanzata delle isole, melodramma romantico su libretto di Gaetano Rossi e musica di Pietro Candio. Tre anni dopo è a Mantova ad interpretare L’elisir d'amoreGemma di Vergy: opere entrambe di Gaetano Donizetti. Dopo I Puritani cremonesi, nel 1843, Guscetti, è interprete de La vestale : una tragedia lirica in tre atti su libretto di Salvatore Cammarano e musica di Saverio Mercadante, andata in scena al Teatro della Società di Bergamo.

Anche Adolfo De Montegre fu, in quegli anni, un interprete belliniano: prese parte alla messa in scena de La Sonnambula rappresentata a Milano nel Teatro Re nella primavera del 1837. E sempre in quel 1837 prese parte al cast vocale de La Gazza ladra : melodramma su libretto di Giovanni Gherardini con la musica di Gioacchino Rossini; sempre a Milano e sempre al Teatro Re. 

Musicologo

Roberto Fiorentini


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