Auto vandalizzata in via Gerolamo da Cremona: nel mirino una Tesla, deturpata con scritte vergognose e il simbolo Anarchici sul cofano. Attacco alla casa automobilistica di Musk?
Scritte ingiuriose e cariche di violenza sulle fiancate della Tesla parcheggiata in Gerolamo da Cremona mentre sul cofano della vettura, con la vernice rosa, una A inscritta nel cerchio, simbolo degli "anarchici": questa la brutta sorpresa che si è ritrovato questa mattina il proprietario dell'auto, Fabio Bertusi, che dopo un primo momento di scoramento, ha deciso di denunciare pubblicamente anche sui canali social la vicenda. "La cattiveria è l’unico linguaggio che l’ignoranza conosce quando si sente frustrata" è il commento di Bertusi a corredo delle foto di come è stata ridotta l'auto, immagini che parlano già da sole e che non lasciano molto spazio ad interpretazione.
L'impressione, a giudicare dal tipo di auto presa di mira e dal tono delle scritte "fuck nazi" e "eat the rich" è che si possa trattare di una ritorsione contro la casa automobilistica di Elon Musk, etichettato di recente come vicino alle posizioni di estrema destra. Non sarebbe il primo caso, dal momento che a partire dagli Stati Uniti per arrivare di recente anche in Italia, molte Tesla sono cadute nel mirino di gruppo anarchici e Antifa da Milano a Roma, dove sono state prese a sprangate, danneggiate e sulle quali sono comparse.
"Tra l'altro la mia Tesla l'ho acquistata 4 anni fa e ad un costo pari quasi ad un utilitaria, -commenta Bertusi- Cosa c'entra questo con le affermazioni che può aver fatto Musk oggi?"
Evidentemente però, nella mente di qualche balordo, il solo fatto di possedere una vettura della casa automobilistica texana, finita spesso al centro delle cronache per le esternazioni del suo fondatore Elon Musk, diventa un pretesto per sfogare istinti violenti su un oggetto che
"Ma quello che mi fa ancora più male è che nella mia città, ancora una volta, è successo un fatto di questo tipo. Per me e la mia famgilia non è la prima volta: abbiamo subito un furto, ripreso dalle telecamere mentre in un'altra circostanza mia moglie è stata strattonata, in pieno centro e in pieno giorno, da un tizio che stava frugando nella nostra auto parcheggiata. In quel frangente nessuno ha mosso un dito, qualcuno si è girato dall'altra parte".
Subito via social la rete ha espresso gradne solidarietà verso Bertusi e la sua famiglia: "Mi aspetto una condanna bipartisan. Senza se e senza ma" e poi altre considerazioni come "La stupidità conclamata di chi non conosce valori come educazione e rispetto" o ancora "L'impunità é uno dei mali del mondo" e moltissimi altri commenti di questo tenore.
Ora resta da capire se l'assalto all'auto possa essere stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza in modo da riuscire a risalire agli autori del gesto per cercare di riconoscerli e inchiodarli alle proprie responsabilità.
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