2 maggio 2025

Automobile Club Cremona premia i "Maestri della guida", chi ha conseguito al patente da almeno 50 anni.

Con l'assemblea dei Soci, mercoledì 30 aprile, l'Automobile Club Cremona inizia il percorso verso il traguardo del centenario, che scoccherà il 3 maggio 2026. Da un secolo tiene fede ai fini statutari, seppur declinati in forme e termini nuovi, dello sviluppo dell'automobilismo, del supporto agli iscritti e dell'organizzazione di manifestazioni.

Tra queste anche la premiazione dei "Maestri della guida", istituita già nel 1955. All'inizio era un omaggio ai "pionieri", oggi un abbraccio affettuoso a quanti abbiano conseguito la patente da almeno cinquant'anni. Qualcuno, in sala, ha superato l'esame da ben sessantasei, altri si sono preparati proprio seguendo le lezioni nella sede di via XX settembre. Il vicepresidente Claudio Bodini e il direttore Sabrina Toaiari si congratulano con Aurelia Galli, Sergio Dilda, Giuseppe Sarti, Angelo Ottolini, Ettore Feroldi, Pierpaolo Peri, Paolo Marcenaro, Ermanno Bettoni, Vincenzo Fornabaio e Maddalena Antoniazzi.

"Nella sede istituzionale dell'ACI cremonese, come ogni anno – esordisce il vicepresidente Bodini - si ripete questo momento celebrativo che per i premiati fa rivivere i ricordi di tempi lontani quando appena diciottenni l'automobile diventava il simbolo di autonomia e la realizzazione dei primi guadagni, per alcuni di noi ha rappresentato il fascino delle competizioni nei rally e in pista".

I ricordi si intrecciano prima e dopo la cerimonia. Solo negli anni Sessanta l'auto diventa un bene diffuso e presidio di emancipazione mentre, nel '73, la crisi energetica costringe a domeniche a piedi, un tema per certi versi affine all'attuale dibattito sulla mobilità sostenibile. Per un paio d'ore questi guidatori si sentono più giovani, quando le marce non erano sincronizzate, lo starter era manuale mentre i controlli elettronici non erano neppure stati inventati. Molti tra loro ancora guidano le proprie vetture, oggi certamente più comode e affidabili di un tempo. Probabilmente non corrono più come quando avevano vent'anni, ma la loro lunga esperienza è talmente solida che, in qualsiasi frangente, se la sanno cavare. Alcuni si sono lasciati conquistare dalla passione e seguono il motorismo storico. Paolo Marcenaro, invece, è diventato figura di riferimento in ambito nazionale per le discipline sportive automobilistiche ed è spesso presente nello staff dei Gran Premi di Formula Uno e del campionato mondiale Rally.


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti