1 agosto 2025

Sicurezza urbana: i 12 capoluoghi lombardi sottoscrivono un documento unitario. 5 le nuove proposte per città più sicure

A seguito delle interlocuzioni condotte nelle scorse settimane dall’Assessore alla Sicurezza e Polizia Locale Santo Canale nella veste di Vice Presidente Anci Lombardia del Dipartimento Sicurezza, le proposte operative in tema di sicurezza urbana, già condivise  dagli assessori alla Sicurezza di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, e presentate il 4 luglio scorso nel capoluogo virgiliano, hanno ottenuto ora il pieno consenso anche degli altri otto capoluoghi di provincia della regione.

Nata da un’iniziativa promossa dai quattro capoluoghi di provincia della Lombardia orientale, la piattaforma di proposte, da sottoporre al Tavolo di Coordinamento delle Polizie Locali istituito presso Regione Lombardia, è così divenuta un documento unitario che, oltre alle firme di Giacomo Angeloni, Assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale di Bergamo, di Valter Muchetti, Assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale di Brescia, di Santo Canale, Assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale di Cremona, e di Iacopo Rebecchi, Assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale del Comune di Mantova, nei giorni scorsi è stato sottoscritto anche da Alessandro Rapinese, Sindaco di Como con delega alla Sicurezza e Polizia Locale, da Simona Piazza, Assessore alla Polizia Locale di Lecco, da Manuela Minojetti, Assessore alla Sicurezza e Polizia Locale di Lodi, da Marco Granelli, Assessore alle Opere Pubbliche, Cura del Territorio e Protezione Civile di Milano, da Ambrogio Moccia, Assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale di Monza, da Rodolfo Faldini, Assessore alla Polizia Locale di Pavia, da Marco Scaramellini, Sindaco di Sondrio con delega alla Polizia Locale, e da Raffaele Catalano, Assessore alla Polizia Locale di Varese. 

Le proposte, trasmesse formalmente giovedi 31 luglio 2025 agli organi deputati di Regione Lombardia,  nascono dalla necessità, ormai urgente, di adeguare il quadro normativo e organizzativo che regola l’attività della Polizia Locale, chiamata oggi a svolgere funzioni sempre più complesse in materia di sicurezza urbana, prevenzione del degrado e presidio del territorio. I Comuni sottoscrittori ritengono imprescindibile che Regione Lombardia eserciti appieno la propria funzione in tema di sicurezza e Polizia Locale, assumendo un ruolo guida in un percorso condiviso di riforma e potenziamento del sistema delle Polizie Locali nei capoluoghi lombardi e di sostegno economico e organizzativo alle azioni dei Comuni capoluogo in materia di sicurezza e Polizia Locale.

 

Le cinque proposte sono le seguenti: 

1. Aggiornamento del Regolamento regionale sugli strumenti di autotutela

L’attuale Regolamento n. 5/2019 non rispecchia più la dotazione effettiva in uso alle Polizie Locali (spray, bastoni estensibili, giubbotti protettivi, bodycam).

Si chiede a Regione Lombardia di:

ï Richiedere un tavolo di confronto al Ministero dell’Interno sull’impiego degli strumenti principali di autotutela;

ï Integrare il Regolamento con un elenco aggiornato delle dotazioni autorizzate, le modalità di formazione e abilitazione all’uso, e il necessario allineamento normativo al quadro

nazionale.

2. Accesso diretto al sistema SDI per i Comuni capoluogo

L’accesso alla banca dati SDI (Sistema di Indagine Interforze), fondamentale per i controlli su persone, veicoli e documenti, è attualmente precluso alle Polizie Locali.

Si chiede a Regione Lombardia di:

ï Attivarsi formalmente presso il Governo, in particolare presso il Ministero dell’Interno, per avviare una sperimentazione nei Comuni capoluogo che consenta l’accesso diretto,

tracciato e gratuito al sistema SDI da parte di operatori formati e accreditati.

3. Formazione obbligatoria e regolare per operatori della Polizia Locale

La formazione risulta oggi discontinua e non strutturata.

Si chiede a Regione Lombardia di:

ï Organizzare corsi semestrali per agenti con accesso garantito entro sei mesi dall’assunzione;

ï Attivare corsi annuali per ufficiali, con tempi formativi certi;

ï Avviare corsi biennali per comandanti, finalizzati al consolidamento delle competenze

gestionali e strategiche.

4. Aumento stabile delle risorse regionali per la sicurezza locale

I Comuni sostengono direttamente la maggior parte dei costi relativi a dotazioni, mezzi, sistemi di videosorveglianza e tecnologie, oltre che al personale di Polizia Locale e ai progetti di sicurezza urbana.

Si chiede a Regione Lombardia di:

ï Incrementare in modo strutturale i fondi destinati alla sicurezza urbana, garantendo un

cofinanziamento stabile per dotazioni tecnologiche, mezzi operativi e infrastrutture,

sostegno alle assunzioni e ai costi di straordinario per il personale di Polizia Locale per i progetti di sicurezza urbana;

ï Aprire una trattativa per la rivalutazione del ruolo dell’agente di Polizia Locale in termini

economici, previdenziali e assistenziali in quanto essi svolgono attività equiparabili alle altre forze dell’ordine, lavorando tuttavia in condizioni ben diverse.

5. Legge regionale sugli Street Tutor

È già stata depositata in Consiglio Regionale una proposta di legge per introdurre la figura dello Street Tutor, sulla base del modello emiliano-romagnolo.

Si chiede a Regione Lombardia di:

ï Accelerare l’iter legislativo e sostenere con appositi finanziamenti i percorsi formativi per

questa figura, destinata a svolgere funzioni di prevenzione e mediazione nei contesti urbani

più sensibili, in affiancamento alla Polizia Locale.


Come già evidenziato con i miei colleghi nel corso dell’incontro tenutosi a Mantova il 4 luglio scorso – dichiara l’Assessore Santo Canale - le Polizie Locali dei capoluoghi lombardi svolgono un ruolo centrale nel garantire la sicurezza urbana e il presidio del territorio. Le responsabilità attribuite a questi corpi sono cresciute in modo significativo, senza che il quadro normativo e organizzativo si sia evoluto di pari passo. È quindi necessario avviare una revisione strutturata e coerente del sistema. Regione Lombardia è chiamata a esercitare pienamente il proprio ruolo di coordinamento e indirizzo. Le proposte presentate, ora condivise da tutte le città capoluogo della regione, vanno in questa direzione e si fondano su bisogni operativi reali. Aggiornamenti normativi, strumenti adeguati, accesso alle informazioni, formazione obbligatoria e risorse certe sono condizioni indispensabili per rafforzare la capacità operativa della Polizia Locale e rispondere alle richieste di sicurezza dei cittadini”. 


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