Bagnolo Cremasco, maltrattamenti alla convivente: braccialetto elettronico per un 34enne straniero con precedenti. Da gennaio già 16 casi di "codice rosso"
Continua l’impegno quotidiano dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cremona contro il fenomeno degli atti persecutori, nonché i casi di maltrattamenti in famiglia e percosse con vittime le donne.
Nel pomeriggio del 14 febbraio i Carabinieri della Stazione di Bagnolo Cremasco hanno sottoposto un cittadino di origini straniere di anni 34, con precedenti di polizia a carico, alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cremona per tutelare la donna che aveva subito dei continui maltrattamenti anche alla presenza dei figli minori.
La misura cautelare è stata emessa a seguito dell’attività di indagine svolta dai Carabinieri della Stazione di Bagnolo Cremasco che hanno raccolto la denuncia della donna ormai esasperata dalle violenze subite dal marito, quando nel mese di dicembre dopo essere stata aggredita e minacciata di morte era stata costretta a chiedere l’intervento dei Carabinieri, che la affidavano in idonea struttura protetta.
Per questo motivo, i Carabinieri hanno raccolto le risultanze di tutti gli interventi effettuati nella casa e le hanno riportate all’autorità giudiziaria che, tenuto conto dell’abitualità e della gravità dei maltrattamenti posti in essere, ha emesso il provvedimento a tutela dell’incolumità fisica della donna, imponendo all’uomo di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie, anche applicandogli il braccialetto elettronico al fine di controllare i suoi movimenti. Il provvedimento è stato immediatamente notificato all’uomo dai Carabinieri della Stazione di Bagnolo Cremasco.
Oltre a questo caso appena descritto, i Carabinieri, dal 1° di gennaio, hanno effettuato in città e provincia indagini per ulteriori 16 casi di “codice rosso”, scaturite da richieste di donne che hanno chiamato l’Arma per denunciare di aver subito maltrattamenti e violenze da parte del proprio coniuge. I Carabinieri sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei cittadini, hanno rafforzato la propria azione in questo ambito attraverso il coordinamento con la magistratura, le strutture sanitarie e i servizi sociali. Oltre alle misure di repressione e intervento immediato, i Carabinieri sono impegnati in attività di prevenzione e sensibilizzazione invitando tutti i cittadini a segnalare situazioni di pericolo sostenendo chi è vittima di violenza affinché abbia il coraggio di denunciare i maltrattamenti subiti.
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