Buon compleanno mitico Sergio Tarquinio! Una vita dedicata all'arte: pittore, incisore e raffinato fumettista. Al Centro Fumetto le iniziative per celebrare i 99 anni dell'artista cremonese
Il 13 ottobre 2024 l'artista cremonese Sergio Tarquinio compie 99 anni. Una figura artistica di altissimo livello, un pittore, incisore e illustratore italiano fra i principali esponenti della xilografia e dell'illustrazione d'avventura, in particolare western, del secondo dopoguerra.
Fin da giovanissimo Sergio dimostrò il suo interesse e il suo grande talento artistico: durante l’infanzia e l’adolescenza il disegno e l'acquerello sono le sue grandi passioni e già alla fine degli anni '30 alcuni suoi lavori vengono pubblicati su “Paperino Giornale” e “Topolino Gigante”. Prima dello scoppio della seconda guerra mondiale inizia da autodidatta a dipingere e intagliare le sue prime xilografie. Poi inizia il conflitto e tutte le attività artistiche si devono interrompere ma, una volta terminata la guerra, Sergio può ricominciare a cercare un'occupazione nel campo della pittura, realizzando insegne e cartelloni per bar e attività, ma la vera svolta arriva quando gli viene offerta la possibilità di lavorare oltreoceano, in Argentina, dove si dedica all'attività fumettistica, andando ad affinare la sua tecnica.
Ha lavorato e vissuto in Argentina nello stesso periodo in cui operavano l'amico Hugo Pratt e altri fumettisti che hanno contribuito ad avviare una sorta di scuola italiana del fumetto.La sua vera passione resta però la pittura e la xilografia, ma l'esigenza di un lavoro lo tiene nel mondo del fumetto, dove quindi non mancherà di studiare e sperimentare, attraversando diversi registri espressivi. Ha collaborato con molti editori sia a livello nazionale che internazionale, ma soprattutto con un altro suo grande amico, l'editore Sergio Bonelli: nel 1957 infatti entra nel mondo di Gianluigi e Sergio Bonelli, collaborando con il 'padre' di Tex Willer nella serie d'importazione "Dick Daring" (Giubba Rossa, in Italia). Sempre per Bonelli, Tarquinio ha disegnato "Il Giudice Bean", "Storia del West" e "Ken Parker".
Sono migliaia le tavole e centinaia i personaggi nati dalla penna di Tarquinio, dal suo grande talento sono scaturite avventure lette in tutto il mondo, in una produzione di inestimabile portata.
Sicuramente più conosciuto per la sua carriera di fumettista, non va però dimenticata la ricca opera pittorica che nel tempo ha sempre accompagnato l'opera di Tarquinio: già visionario negli anni '60, inizia a 'raccontare' nelle sue opere il tema del consumismo e dell'ecologia, ma non mancano opere con riferimenti culturali moderni e antichi, ispirati alla lettura degli autori classici. Anche il tema religioso viene sondato nella sua opera, con crocefissioni cariche di tensione e di pietà. Molto feconda anche l'attività xilografica, che conta oltre duecento opere, insieme alle produzione di calcografie e litografie. E tutto ciò mentre la sua attività proncipale, fino all'inizio degli anni '90, era quella legata al mondo del fumetto.
Una volta terminata l'attività di fumettista a tempo pieno, che lo ha impegnato per oltre 40 anni, l'artista ha ripreso con vigore le sue passioni di gioventù: la pittura, l'incisione e le più varie forme dell'espressione grafica, che non smette di esplorare e studiare, dedicandosi giorno diìopo giorno e che nel 2013 gli valgono il titolo di Cavaliere della Repubblica, a coronamento di una vita dedicata all'arte.
Proprio per la sua importante carriera artistica, il Centro Fumetto "Andrea Pazienza" vuole rendere omaggio a Tarquinio con una doppia iniziativa che si svolgerà nella propria sede. Saranno esposti all'ingresso alcuni dei suoi fumetti e saggi che lo riguardano (facente parte del proprio fondo bibliotecario), in un'ottica di promozione della lettura e valorizzazione di uno stile fumettistico realistico che Tarquinio ha sempre interpretato in modo suggestivo, facendo recitare i suoi personaggi evidenziandone l'umanità. Inoltre per tutta la sede saranno disseminate alcune riproduzioni di sue tavole e schizzi, in modo da mettere in evidenza le sue doti grafiche e stimolare ulteriore curiosità verso questo aspetto della sua arte.
Ha collaborato alla realizzazione dell'iniziativa l'esperto Marco Cortellazzi. L'accesso al Centro Fumetto è sempre libero e la doppia esposizione rimarrà fruibile sino a lunedì 28 ottobre.
In foto, una tavola significativa, alcuni frame di una conferenza che Tarquinio ha tenuto al Cfapaz il giorno di un suo precedente compleanno per ricordare Sergio Bonelli ad un anno dalla sua scomparsa e il volantino che promuove l'iniziativa.
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commenti
Michele de Crecchio
12 ottobre 2024 23:02
Un personaggio straordinario: anche lui, con altri generosi artisti cremonesi (Ferraroni, Mori, Cordani, Coppetti ecc.) fece, negli anni 70/80 generosamente parte della Commissione Artistico Edilizia Comunale, commissione incaricata di dare pareri sugli interventi edilizi pubblici e privati.
Straordinaria la sua capacità grafica: vederlo disegnare con il suo pennino immagini originali anche complesse, rapidamente e senza sfumature o incertezze di sorta, lasciava stupefatti e credo che ancora oggi, dopo tanti anni se la cavi molto bene. Come assessore gli commissionai la copertina di alcuni opuscoli illustrativi delle attività di ricerca che l'ufficio urbanistico allora andava sviluppando, nonché alcuni efficaci quadretti che illustravano, con evidente intento critico, le non poche, spesso drammatiche, demolizioni che ancora sconvolgevano il paesaggio cittadino anche nelle sue parti più preziose. Per iniziativa di Eugenio Lotti, benemerito ed entusiasta presidente dell'allora neonato Consiglio di Quartiere "Giuseppina", si dedicò con passione a trasmettere la sua capacità artistica agli allievi di una scuola di arte grafica che, con modeste risorse, permise a non poche persone, per lo più molto giovani, di perfezionare le proprie attitudini al disegno. La scuola aveva sede nella ex cascina "Cascinetto" di via Postumia, allora appena acquisita al patrimonio comunale.