C'è una Cremona che non sta zitta. Cinquecento in piazza per dire "Basta alla strage di Gaza"
Mentre dall'altra parte del Mediterraneo c'è una strage in corso, qui c'è una Cremona che non sta zitta, protesta, chiama le cose con il proprio nome ("genocidio"), si indigna per le blande posizioni del governo, dell'Europa e dell'Occidente verso quello che succede a Gaza. Una Cremona di gente di ogni età che ha colorato di bandiere palestinesi e di lotta del sindacato piazza Stradivari in questo pomeriggio di mobilitazione proclamato dalla Cgil e a cui hanno aderito decine di associazioni e partiti: tutti per chiedere che si fermi lo sterminio e si scelga la pace. Già, "C'è bisogno di Pace, se no non si vive" c'era scritto su un foglio dietro ad un seggilino su cui stava seduto un bambino sulla bici guidata dalla mamma. E una bandiera della Pace sventolava anche un bambino arabo tenuto per mano dalla madre. C'erano almeno cinquecento persone in piazza per dire di fermare la guerra a Gaza. Lo hanno scritto sui cartelli, lo hanno gridato, lo hanno detto tutti quelli che al microfono hanno spiegato le ragioni della mobilitazione. A cominciare da Elena Curci, segretaria Generale della CGIL di Cremona: Scendiamo in piazza con lavoratrici e lavoratori per chiedere lo stop immediato ai bombardamenti e a ogni intervento militare, l’apertura di corridoi umanitari, la protezione della popolazione civile, la messa in sicurezza di tutte le missioni umanitarie, compresa la Global Sumud Flottilla. Chiediamo inoltre la sospensione di ogni accordo commerciale e militare con Israele fino alla fine della guerra e dell’occupazione della Cisgiordania, la rimozione dell’embargo umanitario e il riconoscimento dello Stato di Palestina.
E' stata poi letta la dichiarazione dei sindacati palestinesi, un grido di aiuto che non può cadere nel vuoto. A guidare la manifestazione dal centro della piazza era Maria Teresa Perin della Cgil. E' poi intervenuto Marco Pezzoni della Tavola per la Pace, Daniela Polenghi per Donne senza Frontiere, Martina Regis dell'Arci, don Umberto Zanaboni che ha ricordato il messaggio di pace e di giustizia di don Primo Mazzolari, Gian Carlo Corada dell'Anpi, Marco Galli per il Pd, e Paolo Losco, segretario provinciale di Sinistra Italiana Avs.
Il servizio fotografico è di Francesco Sessa Ventura
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti