Cala la scure sull'organico nelle scuole di Cremona: dura presa di posizione dei sindacati e sciopero proclamato per il 30 maggio
Tredici posti in meno per la scuola primaria, 12 posti in meno per la scuola d'infanzia e 6 posti in meno per la scuola secondaria di secondo grado. Duro colpo per l'organico scolastico a Cremona. A denunciarlo, preannunciando iniziative di protesta, sono i confederali e in particolare Laura Valenti per la Flc Cgil, Salvatore Militello per la Cisl Scuola e Oreste Pegno per la Uil Scuola.
"Il problema degli organici nella nostra provincia - commentano in una nota congiunta -, è da tempo un motivo di confronto e discussione con i vari provveditori. Infatti è da sempre che continuiamo a segnalare, denunciare e chiedere più organico per la nostra provincia. E’ bene ricordare anche che il 20 maggio 2021 è stato siglato dal presidente del Consiglio Draghi con le organizzazioni sindacali un patto per la scuola che prevedeva inoltre il mantenimento e perché no anche l’incremento dell’organico al fine di risolvere ad esempio il problema annoso delle classi pollaio".
Ebbene, i referenti della Scuola per Cgil, Cisl e Uil si dicono "Delusi da quanto è accaduto" che "nella nostra provincia si traduce in 13 posti in meno per la scuola primaria, 12 posti in meno per la scuola infanzia e 6 posti in meno per la scuola secondaria di secondo grado, a fronte di una perdita di 556 alunni suddivisi tra scuola primaria, scuola infanzia e scuola di primo grado con un leggero incremento per il secondo grado di 183 alunni, abbiamo da subito segnalato a livello regionale quanto emerso".
Constatando che il problema è generalizzato, aggiungono, "ci siamo immediatamente mossi a tutti i livelli, abbiamo infatti la scorsa settimana organizzato un presidio informativo provinciale e da giovedì 19 maggio partiremo con assemblee capillari nel territorio per informare e spiegare alle lavoratrici e ai lavoratori che anche questo problema rientra nelle rivendicazioni del nostro sciopero proclamato per il 30 maggio".
Il 30 maggio Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda scioperano per lo stralcio completo delle disposizioni di legge che "incidono sulla libera contrattazione, per l’individuazione di risorse finanziarie adeguate per procedere al rinnovo contrattuale per la stabilizzazione del personale precario che viene enormemente penalizzato dalle nuove regole".
Concludono Valenti, Militello e Pegno: "Auspicando una massiccia partecipazione allo sciopero, constatiamo che anche altri si stanno interessando al problema già da noi evidenziato e ribadiamo non solo la nostra netta contrarietà sulla “non possibilità” di offrire alle famiglie un’offerta formativa che risponda alle esigenze e bisogno anche del territorio, ma siamo certi che insieme siamo più forti. Sarà nostra cura vigilare nella “distribuzione” dell’organico di fatto, per cercare di far ripristinare parte di quanto già tolto. Invitiamo tutti a scioperare perché la scuola, come sosteniamo da tempo, deve ritornare al centro del paese".
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