Capolavori della classica riletti dai contemporanei. In Auditorium applausi al prodigio coreano Nurie Chung e ai Solisti Filarmonici italiani
Dopo l'anteprima del 30 settembre con l'applauditissima opera di Alessandro Quarta (I Cinque Elementi) ispirata ai dieci anni del Museo del Violino, ieri sera all'Auditorium Arvedi STRADIVARIfestival ha dedicato un altro appuntamento ai compositori della scena contemporanea. Un ponte tra presente e passato, in realtà, perché in tal caso sono stati presentati alcuni celebri capolavori classici nella ri-lettura di autori del nostro tempo. Paganiniana, è questo il titolo del concerto che ha visto alla ribalta l'orchestra da camera I Solisti Filarmonici Italiani con Federico Guglielmo primo violino concertatore e Roberto Molinelli nella doppia veste di direttore e compositore, e nella seconda parte il giovanissimo astro del violino Nurie Chung, 18enne coreano annoverato tra i più stupefacenti virtuosi della sua generazione. Oltre a dare il titolo al concerto, Paganiniana è stato il pezzo clou del programma, ma ha occupato l'ultima parte della serata. In apertura, giusto per scaldare gli strumenti, uno dei più suggestivi e impattanti pezzi barocchi, le Variazioni sulla Follia di Corelli riviste da Geminiani, anche in tal caso una ri-lettura ante litteram di un'opera di grande successo del padre della scuola violinistica italiana (Arcangelo Corelli) da parte dell'epigono Francesco Geminiani. A seguire la moderna revisione, in forma di Concerto Grosso, che il compositore contemporaneo Gianluca Bersanetti (classe 1964) ha fatto della famosa Sonata Il Trillo del Diavolo di Tartini. Quindi il Vivaldi di Boris Porena, lavoro che il compositore romano, scomparso l'anno scorso, ha dedicato e “cucito addosso” proprio ai Solisti Filarmonici Italiani, che infatti ne hanno dato una interpretazione a un tempo brillante ed emotivamente partecipata. Grandi applausi già alla fine della prima parte. Nella seconda l'attesa Paganiniana di Roberto Molinelli, ovvero una suite senza soluzione di continuità in cui il compositore ha assemblato un'antologia di Capricci di Paganini, lasciandone intonso il profilo, arricchendo invece fino al virtuosismo la scrittura orchestrale. Un'opera scintillante che ha originato una vera e propria gara di bravura tra il violino solista di Nurie Chung e I Solisti Filarmonici Italiani, prima dello scatenato applauso della sala. Poi chiamato a gran voce, ecco i due bis del giovane violinista: le variazioni per violino solo su "nel cor più non mi sento" di Paganini e con l'orchestra "il Cantabile" di Paganini.
Fotoservizio di Gianpaolo Guarneri (FotoStudio B12)
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