Case e palazzi storici, così il centro di Cremona è in vendita, dal Martini a San Vitale, dalla Banca d'Italia alla BNL
Immobili di pregio che in altri tempi avrebbero fatto gola al mercato, ed ora, invece, rischiano di restare inesorabilmente vuoti per la stagnazione del mercato. Il centro storico di Cremona è ormai come un gruviera, dove i vuoti prevalgono sui pieni. Una gigantesca occasione immobiliare. Un esempio su tutti l’ex Politeama, che l’impresa Contardi di Fombio, proprietaria dell’immobile, ha messo in vendita a 250 mila euro. A pochi metri di distanza il palazzo di corso Campi sede della Libreria del Convegno e l’altro immobile di Corso Garibaldi, proprietà della Curia vescovile di Cremona, nei pressi della Farmacia Comunale.
La sede della Banca d’Italia, invece, messa sul mercato dodici anni fa così come previsto dal piano riorganizzativo varato dal governatore Draghi, forte dei suoi 5900 metri quadrati di superficie, aveva un valore stimabile in diciotto milioni di euro, ma è un edificio difficilmente riutilizzabile sul piano residenziale, ed infatti le due gare bandite sono andate desolatamente deserte, nonostante la buona conservazione del complesso. Ma di fronte vi è anche la palazzina del Bar Flora, donata nel 2013 fa alla Fondazione Città di Cremona grazie al lascito testamentario di Grazia Raspagliesi in Villa, che fino alla morte restò ad abitare all’ultimo piano. Ora i sette appartamenti dei piani superiori sono ancora vuoti. La Fondazione ha cercato di metterlo sul mercato, ma nulla di fatto. Anche perchè esiste un vincolo all’utilizzo degli appartamenti, destinati a diventare, per volere della proprietaria, abitazioni per anziani. L’altro vincolo, invece, riguarda l’utilizzazione del pubblico esercizio d’angolo al piano terra esclusivamente come bar o come ristorante.
Del 1929 è l’altro pregevole immobile pure in vendita a due passi di distanza dove ha sede la Banca Nazionale del Lavoro. Il palazzo della Banca Nazionale del Lavoro è stato ufficialmente inaugurato il 28 ottobre 1929 insieme alla Posta Centrale e al Palazzo degli agricoltori. La Bnl entrò negli uffici il 18 giugno del 1930. Peraltro in via Anguissola è in vendita anche il palazzo dell’ex Stipel: è lo stabile Telecom di via Cadolini, 4784 metri quadri di superficie coperta, costruito nel 1900 e ristrutturato negli anni Cinquanta, quando nelle sue fondamenta venne ritrovato il mosaico del Labirinto, uno dei più belli conservato oggi nella sezione archeologica del museo civico Ala Ponzone. Sempre in via Anguissola al n.18, quasi di fronte all’ex Stipel è in vendita a 655 mila euro il palazzo caratterizzato da un balconcino in facciata.
A due passi di distanza, in via Cadolini, è in vendita a 5.800.000 euro il palazzo Martini, già Schinchinelli, edificato nel 1588 e ampliato nel 1762 e rispecchia nei suoi elementi architettonici la storia, l’arte e la cultura della città. Il nobile edificio dallo stile architettonico decorativo caratteristico del passaggio epocale tra il barocco e il neoclassico, si presenta con una facciata sobria ed elegante, portone d’ingresso monumentale in pietra bianca e bugnato alle finestre del piano terra, mentre i prospetti del piano nobile sono decorati da finestre coronate da timpani triangolari e curvilinei alternati. All’interno del fabbricato si apre una serie di cortili. Il cortile principale è delimitato sul lato a fronte da un portico a serliana con archi ribassati, mentre sul lato sud da un muro che lo divide dal giardino. Nell’andito, si apre sulla destra lo scalone di rappresentanza, imponente e severo, a doppia rampa, illuminato dalle finestre occupa entrambi i piani in tutt’altezza ed immette nell’atrio del piano piano nobile, luogo cuore dell’accoglienza. Gli interni sono caratterizzati da porte in legno dorate e stuccate, soffitti e controsoffitti decorati da dipinti e stucchi di notevole effetto tipici dei palazzi rivisitati tra il 1700 ed il 1800. Le sale più importanti vantano arredi di pregevole fattura, bassorilievi, caminetto in marmo e decorazioni a grottesca. Non mancano, inoltre, affreschi di epoca settecentesca. Interessante il Salone degli Arazzi, impreziosito dai famosi manufatti di Bruxelles con storie della vita di Ezzelino da Romano, oltre a decorazioni, finte lesene e girali di fogliami e lacunari su fondo blu nella volta. Seguono altri ambienti, come la Sala da pranzo, le stanze arredate con letti a baldacchino tra le quali quella "di Napoleone" con arredi in stile impero, cosiddetta poiché parevi trovò ospitalità Napoleone Bonaparte durante la sosta a Cremona il 10 giugno 1805. A seguire, la cappella con altare, la biblioteca, il Salone da Ballo e altri salottini. Il prestigioso palazzo presenta la testimonianza di aver ospitato Francesco I Imperatore d’Austria e la moglie Maria Ludovica d’Este nel 1815.
Infine in via Sicardo è in vendita a 850 mila euro, in una posizione invidiabile, lo stabile porticato dove ha sede il ristorante “Il Violino” e, da non dimenticare, l’ex chiesa di San Vitale, l’unica sala pubblica a disposizione dell’amministrazione provinciale di Cremona, proposta in vendita ad un valore stimato di 2.267.000 euro. A dir la verità qualcosa si è mosso in questi ultimi tempi, grazie a due iniziative immobiliari: “I giardini del Corso” nel palazzo delle Assicurazioni Generali tra corso Campi e via Guarneri del Gesù e l’altro palazzo di via Anguissola, di fianco all’ex cinema Italia. Oltre, ovviamente, al restauro dei piani superiori del Credito Commerciale, per ricavarne appartamenti.
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