“Nell’arco di una vita”: il Museo del Violino celebra il Maestro Giovanni Lucchi mercoledì 26
Il Maestro Giovanni Lucchi è figura di primissimo piano della liuteria contemporanea. Con un incontro in sala Fiorini, mercoledì 26 novembre alle 17:30 il Museo del Violino ne ricorda la figura di musicista e archettaio e la donazione, da parte di Fondazione Lucchi Onlus, di sette suoi archetti, ora parte delle Collezioni e utilizzati per le audizioni con strumenti storici. Interverranno Maria Luisa D'Ambrosio, presidente Commissione Cultura del Comune di Cremona, Virginia Villa, direttore generale della Fondazione Museo del Violino, Massimo Lucchi, presidente della Fondazione Lucchi Onlus, Riccardo Angeloni, conservatore delle Collezioni del Museo del Violino. Modererà l'incontro Roberto Codazzi, direttore artistico STRADIVARIfestival.
Seguirà quindi un momento musicale: la violinista Annika Starc si esibirà con lo Stradivari Vesuvio 1727c e un arco del Maestro Lucchi onde evidenziarne le caratteristiche e il concorso al risultato sonoro.
Giovanni Lucchi nasce a Cesena nel 1942 e si avvicina molto presto al mondo della musica, fin da giovanissimo suona il contrabbasso arrivando poi a diventare professore d'orchestra al Teatro Comunale di Bologna. Dal 1971 la sua vita prende una nuova direzione, per seguire il suo spiccato desiderio di conoscenza: comincia a cimentarsi nelle primissime incrinature sugli archi dei colleghi. Si innamora dell'archetteria, arte pochissimo conosciuta in Italia, che lo porta a nuove occasioni di crescita professionale come artigiano. Nel 1976 è a Cremona alla guida del corso di Archetteria che la Regione Lombardia ha inaugurato per completare la formazione degli studenti che frequentano la Scuola Internazionale di Liuteria Antonio Stradivari. Qualche anno dopo lascia definitivamente l'Orchestra di Bologna e apre la sua bottega a Cremona trasferendosi qui definitivamente. Continua a insegnare al corso serale per 35 anni, durante i quali le sue tecniche costruttive andranno sempre più perfezionandosi, grazie anche allo scambio fruttuoso e alla contaminazione di idee e tecniche con i suoi numerosi studenti provenienti da tutte le parti del mondo.
"I miei colleghi d'orchestra prima, e gli studenti della scuola poi, sono stati i miei maestri..." era solito ricordare, la sua instancabile passione per la sperimentazione e la sua pionieristica determinazione hanno contribuito a farlo conoscere in tutto il mondo anche grazie all'ideazione del LucchiMeter nel 1983. Negli ultimi anni della sua carriera professionale la sua produzione raggiunge il vertice a livello qualitativo e stilistico e i suoi archi, timbrati G.Lucchi Cremona, sono molto apprezzati dai musicisti di tutto il mondo. Scompare, improvvisamente, il 2 agosto 2012.
L'ingresso all'incontro è libero e gratuito.
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