Cavi penzoloni, corona coperta di guano. La segnalazione sullo stato in cui viene tenuta la lapide dedicata a Cesare Battisti in Palazzo Comunale
Povero Cesare Battisti, martire trentino con profondi legami con Cremona. Guardate come è ridotta la lapide in cortile Federico II! La segnlazione arriva ancora una volta da un lettore, decisamente più attenti dei nostri amministratori alle piccole cose che fanno grande una città. "Sotto i portici del Palazzo Comunale la corona in metallo della targa in memoria di Cesare Battisti, già impreziosita dal guano, viene utilizzata da diversi mesi come supporto per il cavo elettrico necessario per eventi tenuti in P.zza Federico II. Durante tutte le mie visite, all'incirca 1-2 volte a settimana, l'ho sempre trovato nella medesima posizione. Chiaramente è stata fatta opportuna segnalazione ma nulla è cambiato. Molto interessante, inoltre, il fatto che tale targa sia posta proprio di fronte all'ingresso principale del Comune, quindi ritengo che sia ben visibile a chi dovrebbe disporne la rimozione. E' questo che la città di Cremona offre a Cesare Battisti, alla cittadinanza e ai turisti di una città che si dice votata al turismo?". Chi dovrebbe occuparsene? Eppure Cremona dedicò anche una via a Cesare Battisti (la quarta a destra di corso Campi che mette in comunicazione il corso con via Manzoni)e la scelta non fu casuale perchè il 28 dicembre del 1914 Battisti aveva tenuto un discorso interventista proprio al teatro Politeama che lì si trova. Così Gianfranco Taglietti ricorda la decisione di dedicargli una lapide in palazzo comunale: "Fin dal luglio, quando si era diffusa in città la notizia della sua impiccagione, gli immediati, unanimi sentimenti di esecrazione e di pietà erano stati tosto seguiti dal proposito di onorarne la memoria con la apposizione di una lapide nel civico famedio, sotto i portici di palazzo comunale. L'iniziativa, assunta dalla Dante Alighieri, era stata appoggiata da altre associazioni e il 20 settembre si era svolta la cerimonia inaugurale con discorsi dell'avvocato Francesco Piazza per la Dante Alighieri e del professor Gianfranco Groppali per il Circolo Socialista Autonomo. Seguì il 29 ottobre la commemorazione ufficiale a cui prese parte tutta la città con l'esposizione del tricolore ai balconi e che culminò nei discorsi tenuti al Politeama, affollatissimo in ogni ordine di posti, dal professor Alessandro Groppali, da Leonida BIssolati (all'epoca ministro) e da Ettore Sacchi".
E' poi da ricordare come Cesare Battsiti sposò Ernesta Bittanti, figlia del preside del liceo Classico di Cremona, professor Luigi.
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commenti
Fausto
11 agosto 2023 10:06
Se il comune continua a sbattersene si prenda un bel bastone lungo, si recuperi il cavo e lo si deponga all'ingresso del municipio. Mi raccomando, con delicatezza, non sia mai che si danneggi.