30 novembre 2024

Cerca di sedare una lite e viene aggredito. Capotreno di Trenord insultato e assalito per aver cercato di fermare un uomo che stava litigando con una donna sul treno per Piadena

Nuovo episodio di ordinaria violenza e, soprattutto, follia sui mezzi pubblici. E' successo nel cuore delle terre del Po, durante quella che almeno in apparenza doveva essere una normale e tranquilla e fredda serata di autunno inoltrato. Serata che invece si è surriscaldata intorno alle 21 di giovedì sul treno che collega Brescia a Parma e che fa tappa anche nelle stazioni cremonesi di San Giovanni in Croce, Piadena e Casalmaggiore.

Un dipendente 25enne di Trenord ha cercato di sedare una lite che si era accesa tra un uomo e una donna che erano a bordo del convoglio ma, per tutta risposta, l’uomo, di un anno più grande, anziché darsi una calmata ha aggredito verbalmente e fisicamente il giovane capotreno che ha quindi lanciato l’allarme avvertendo la Polfer. Quando il treno è giunto a Colorno c’erano già sul posto i carabinieri del paese della Bassa parmense ed una ambulanza inviata dal 118. Gli uomini dell’Arma hanno fermato e identificato l’aggressore e raccolto tutte le testimonianze dei presenti mentre il ferroviere ha ricevuto sul posto le cure del caso, senza necessità di essere trasportato al pronto soccorso.

A causa dell’accaduto il treno è rimasto fermo due ore in stazione (con buona pace dei passeggeri) mentre a carico del violento sono tuttora in corso indagini, ma per lui si profila non solo l’accusa di violenza  e oltraggio a pubblico ufficiale (un capotreno in servizio lo è) ma anche quello di interruzione di pubblico servizio. Nel frattempo, purtroppo, ormai ovunque sale l’esasperazione delle persone che, tutti i giorni, devono aver paura a salire sui treni, sugli autobus, sui mezzi pubblici, ad uscire di casa negli orari serali e si ha una percezione di sicurezza sempre più bassa, a causa dei tanti, troppi violenti che ci sono in giro, col rischio anche che qualcuno (come già accaduto) si faccia giustizia da sé con tutte le conseguenze del caso.

Una situazione allarmante che non risparmia nemmeno i centri di campagna, tra vandalismi ed episodi di violenza e di follia. Un vecchio adagio popolare dice che andava meglio quando andava peggio e, in effetti, non occorre una memoria mastodontica per ricordare che, soltanto fino a qualche anno fa, questi fatti non accadevano. I fatti sono questi e sono incontrovertibili e, purtroppo, bisogna aggiungere che a quanto pare il buonismo non paga affatto. Non lo dice solo che scrive queste righe (che notoriamente non stima buonisti e moralisti e non intende averci a che fare) ma lo dice tantissima gente. 

Eremita del Po

Paolo Panni


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commenti


Stefano

30 novembre 2024 16:39

Danno tutte le colpe a Trenord per inefficienza e ritardi, ma a quanto pare non è tutta colpa sua, tra casi del genere, incidenti vari, gente che si butta sotto i treni, cammina sulle rotaie..

Manuel

30 novembre 2024 21:16

Lascia stare Trenord: è stata un disastro sin dall’esordio. Non si lamentano solo a Cremona.
Gli episodi sono ulteriori, fastidiosi incidenti di percorso.

Stefano

1 dicembre 2024 07:53

Non sono solo incidenti di percorso visto che lo stesso autore scrive che le persone esasperate tutti i giorni devono aver paura a salire sui treni....

Stefano

1 dicembre 2024 07:55

È la comune tragica quotidiana criminale ordinarietà delle cose sui mezzi pubblici e non solo...

Marco Pelloni

1 dicembre 2024 11:53

Con questi soggetti tolleranza zero, e nessuna attenuante. Magari qualche giorno al gabbio aiuta a far sì che nessun altro ci riprovi.