Chiesetta delle Spine. Al via la collaborazione tra l'Associazione e l'Accademia Concertante del maestro Benaglia. In programma un grande concerto e la registrazione di una rara Ave Maria di Verdi
L’iniziativa di salvare la chiesetta dell’Annunziata detta delle Spine sta iniziando a raccogliere consensi anche nel mondo musicale nazionale. A tendere la mano all’impegno dell’ Associazione Amici Madonna delle Spine è stato il direttore dell’Accademia Concertante d'Archi di Milano: Mauro Benaglia. Nei giorni scorsi, con il presidente dell’Associazione Roberto Fiorentini, ha voluto compiere un sopralluogo nei pressi della chiesetta per rendersi conto delle reali condizioni dell’antico luogo sacro così amato da Giuseppe Verdi e dalla moglie Giuseppina Strepponi.
“Quando ho saputo di questa nobile intento di recuperare questo posto così caro al maestro di Roncole, mi sono messo a disposizione dell’Associazione per quanto con la mia accademia possa fare. Riportare agli antichi splendori questa chiesa è un’opera meritoria perché qui tutto è ricco di bellezza seppur deturpata da un' incuria che si poteva evitare”, ha detto Benaglia al presidente dell’Associazione.
Per quanto riguarda i passi concreti, è in programma per dopo l’estate un concerto dell’Accademia Concertante d’Archi diretta dallo stesso Benaglia per raccogliere fondi. Molto probabilmente sarà coincidente con il compleanno dell’autore di Rigoletto. In questi giorni si sta definendo la location definitiva che dovrebbe essere a San Giuliano Piacentino. Il programma sarà, ovviamente tutto verdiano. Del resto, la stessa Accademia ha un organico che spazia dal solista all’orchestra sinfonica e coro ed è prevista per questa occasione la partecipazione del Coro Ars Nova, un complesso d’archi e voci liriche soliste.
Il maestro Benaglia ha messo a disposizione dell’Associazione, per rafforzare la comunicazione sul progetto, la registrazione di un’ Ave Maria di Verdi eseguita da lui al pianoforte e dalla cantante Laura Colombo. La composizione, piuttosto rara, fu proposta dallo stesso Verdi, la prima volta, alla Scala di Milano il 18 aprile 1880 da Teresa Singer. Una vera rarità nelle registrazioni verdiane. La musica verrà proposta sui canali social dell’Associazione.
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